Sapete a che serve il foro che c’è sul mestolo degli spaghetti? Svelato il mistero!
Molti oggetti di uso comune contengono cose che sanno metterci molto in crisi perché proprio non riusciamo a capire la loro normale utilità. Per esempio, il mestolo da cucina che viene comunemente usato nelle cucine moderne, abbiamo un foro al centro.
Ma a cosa serve? Questo foro consente all’acqua di uscire al di fuori del fondo senza accumularsi in modo massivo. O meglio, questo è quello che crediamo, ma in realtà la sua funzione risulta un’altra che è davvero incredibile.
La loro funzione nascosta e meno in voga è quella di dosare le porzioni, se mettiamo degli spaghetti all’interno del foro possiamo avere la porzione per una persona, e non si tratta di un fattore di scolo dell’acqua o di una banale scelta estetica.
A volte usare una bilancia da cucina può risultare scomodo o comunque, non tutti noi abbiamo a disposizione questo piccolo aggeggio. Ci sono persone che si affidano al proprio intuito, salvo poi fallire e mettere un quantitativo di spaghetti esagerato.
Ecco perché il foro su mestolo può darci una grossa mano e ci aiuta a dosare al meglio le porzioni. La pasta lunga e sottile, comunemente definita spaghetti, risale, stando al Libro di Ruggero, al 1154. Il geografo di Ruggero II di Sicilia descrive il paese di Trabia, nei pressi di Palermo, come un luogo in cui vi era una forte presenza di mulini e dove appunto si fabbricava una pasta a forma di fili un po’ arrotondati.
Da qui in poi la loro diffusione è storia, e questo tipo di pasta ha conquistato prima il nostro Paese e poi il mondo intero. Tanto è vero che all’estero son diventati un simbolo di italianità insieme alla pizza, altro grande piatto tipico della tradizione nostrana.
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