Sapete perchè i nostri nonni allargavano i denti della forchetta? Ecco la spiegazione.

Esiste una curiosa usanza di cui forse non avete mai sentito parlare, cioè quella di aprire o allargare i denti della forchetta. Si tratta di una usanza antica di almeno due generazioni, che oggi può apparire strana, ma all’epoca aveva un senso ed era molto diffusa.
Si tratta di un’usanza diffusa a Foggia, ma anche in altre parte del sud Italia, dove prima della globalizzazione e della diffusione totale del capitalismo, la maggior parte della gente era piuttosto povera.

Erano diverse le famiglie che non potevano permettersi molti pasti completi, spesso ci si limitava a frugali pranzi e cene. Gli spuntini non erano contemplati e il cibo industriale non esisteva. La gente comune non poteva permettersi molti degli alimenti in circolo oggi, i bambini spesso facevano merenda con pane e olio se era possibile, mentre giocavano nei cortili e nelle vie della città.

Durante i pasti molte famiglie non avevano neanche i piatti per tutti e tendevano a mangiare da un unico piatto a centro tavola da cui i commensali attingevano. Chi era più veloce a mangiare mangiava di più.
Ecco perché alcuni si ingegnavano allargando i denti della propria forchetta per poter afferrare più cibo. Ecco il perché di questa usanza apparentemente insensata, ma che nasconde invece dietro di sé un antico retaggio culturale.

Per molti anni del resto la classe contadina e quella operaia hanno vissuto in grosse ristrettezze economiche e spesso anche reperire i beni di primissima necessità come il cibo o i vestiti diventava molto difficoltoso. Le persone anziane, nate intorno agli anni 30 e 40, soprattutto se contadini o mezzadri, hanno vissuto “la fame”. Ecco perchè si allargavano i denti della forchetta per “arraffare più cibo”. Insomma se vi capiterà di vedere qualche anziano che ancora usa una forchetta con i denti aperti, guardatelo con rispetto perchè quel dettaglio in quella posata è il simbolo dell’Italia che ha sofferto.

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