Perché si fa “Un minuto di silenzio”? Ecco da dove deriva questa abitudine

Un minuto di silenzio è un atto che spesso si osserva in onore dei caduti, per coloro che non sono più con noi perché scomparsi a causa di una tragedia, e che meritano, quindi, di essere ricordati. L’uomo da sempre ha creato diversi rituali per riuscire a superare la morte o attraverso cui si celebra la memoria dei nostri cari. Ma quando esattamente questo rituale del minuto di silenzio è iniziato? Può sembrare una tradizione antica, che proviene addirittura dai nostri antenati greco romani, ma in realtà questo rituale ha origini più recenti di quel che pensiamo.

Infatti basta risalire ad un paio di secoli fa per capire a cosa è legato il minuto di silenzio che oggi osserviamo nelle occasioni descritte precedentemente. La storia di questo rituale risale alla prima guerra mondiale. Dopo la guerra, infatti, nei paesi vincitori, tutti gli abitanti invasero le strade per celebrare la vittoria. La grande guerra aveva creato uno scenario devastato e per questo la sua fine segnò un grande sospiro di sollievo per tutti.


credit: pixabay/MargaretD

Edward Honey, un giornalista che aveva visto con i propri occhi le atrocità commesse durante la guerra, pensò che tutti avrebbero dovuto onorare i caduti in qualche modo. Per questo motivo, decise che tutti avrebbero dovuto osservare cinque minuti di silenzio per rendere omaggio ai morti in guerra.

300 secondi di silenzio profondo, da est ad ovest, da nord a sud, per commemorare i caduti in quella grande tragedia. L’11 novembre del 1919, il re Giorgio V del Regno Unito diede ordine alla popolazione intera di osservare due minuti di silenzio per i caduti di guerra.

Non sappiamo come mai, da cinque, si passò a due minuti. Quel giorno, alle 11 del mattino, non si udì neanche una voce in tutto il Regno Unito. Con il passare del tempo, la tradizione si è estesa a livello globale, ed ancora oggi è usanza osservare un minuto di silenzio in occasione di tragedie o commemorazioni.

Perché si è passati, poi, da due minuti ad uno? Non sappiamo con certezza neanche questo, ma si sa, le tradizioni si trasformano, l’importante è che ognuno di noi dia profondo valore a gesti importanti come questo.

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