Le negano il lavoro sperato: ‘Odio che i miei tatuaggi influenzino la possibilità di ottenere un lavoro'”
La sua candidatura per un lavoro in un grande magazzino le viene negata e polemizza su Tik Tok “olo perché ho dei tatuaggi non significa che non sarò un buon lavoratore“
Ash Putnam, una giovane di 23 anni, ha recentemente condiviso su TikTok una frustrante esperienza di lavoro con una famosa catena di grandi magazzini. Nonostante il suo entusiasmo per ottenere un lavoro part-time, la sua candidatura è stata rifiutata. Questa decisione, secondo Ash, potrebbe essere stata influenzata dalla presenza di tatuaggi e piercing visibili.
Le negano il lavoro e polemizza con un video su Tik Tok
Dopo aver ricevuto un’e-mail di rifiuto, Ash ha deciso di recarsi direttamente in uno dei negozi per chiedere spiegazioni. Un dipendente le ha comunicato che la causa del rifiuto era attribuibile alla mancanza di esperienza. Tuttavia, Ash rimane scettica e sospetta che i suoi tatuaggi abbiano giocato un ruolo determinante nel processo di selezione, nonostante le rassicurazioni del personale che nega tale motivazione.
Esprimendo il suo disappunto su TikTok, Ash ha lamentato il pregiudizio verso i tatuaggi nel mondo del lavoro: “Odio che i miei tatuaggi influenzino la possibilità di ottenere o meno un lavoro. Solo perché ho dei tatuaggi non significa che non sarò un buon lavoratore”. Ha anche sottolineato come molte persone intelligenti e competenti che ha incontrato hanno tatuaggi e piercing.
Alcuni dei suoi tatuaggi, come una croce Leviatano sul dorso della mano e una capra con un pentagramma sulla fronte, sono stati considerati dei simboli riconducibili al satanismo, e hanno suscitato ulteriori dibattiti tra gli utenti di TikTok. Questi elementi potrebbero infatti essere percepiti in modo controverso dal pubblico generale, complicando ulteriormente la situazione.
@ashxobrien I want to know who is also having a hard time finding a job right now! #jobs #jobmarket ♬ original sound – Ash🖤
Questioni di immagine aziendale e libertà personale
Sebbene sia lecito per un’azienda imporre politiche interne che riflettano un’immagine aziendale desiderata, la questione cruciale rimane. Dov’è il confine tra la presentazione personale e il diritto individuale all’espressione?
La società dovrebbe riconsiderare i propri standard su ciò che è considerato accettabile in ambiente lavorativo. In un’epoca in cui l’espressione personale attraverso i tatuaggi è sempre più diffusa e accettata culturalmente qualcosa dovrebbe cambiare