Drupi parla di Mia Martini – La chiamavano “l’innominabile” – la rabbia nelle sue parole

Il film “Io sono Mia” andato in onda su Raiuno, qualche settimana fa, ha scosso un po’ il mondo dello spettacolo e riportato a far parlare della vicenda spiacevole capitata a Mia Martini, durante la sua vita.

Quel ritenerla artefice di portare sfortuna, voce fatta girare nel mondo dello spettacolo, e che ha causato un grave dolore alla cantante, morta 24 anni fa.

Dopo la messa in onda del film, l’interesse per la vicenda di Mia Martini è tornato ad essere di dominio pubblico. Mentre in vita aveva dovuto subire quel male a causa di chi non la voleva intorno perchè convinto che portasse sfortuna, adesso invece molti hanno parlato di quanto la amassero in quel periodo.

Così dopo la messa in onda del film molti hanno ricordato la cantante, c’è chi ha ricordato in modo sincero Mia come Biagio Antonacci, che ha scritto delle belle parole sul loro incontro, avvenuto per via della canzone che lui aveva scritto per lei.

Sono diventate social, anche alcuni articoli che erano stati diffusi dopo la sua morte, come la lettera di Celentano, scritta proprio dopo la morte di Mia e pubblicata sul Corriere della sera.

Insomma molti hanno ricordato la cantante ed alcuni di questi ricordi non sono parsi sinceri.

Proprio questo ha fatto storcere il naso a Drupi. Per il cantante molti hanno cavalcato l’onda della fama di Mimì, per mostrarsi.

Il cantante durante un’intervista su Oggi, riportata su HuffPost Italia ha detto: “C’è un limite all’ipocrisia dei brutti stronzi che vantano amicizie immaginarie.”

Ed ha aggiunto: “Ora tutti la conoscevano, tutti le erano amici. E cavalcano l’onda. Quando a frotte all’epoca, nell’ambiente, la schifavano: entrava in sala di registrazione e si toccavano gli attributi per fare gli scongiuri, oppure la chiamavano ‘L’Innominabile’.”

Dopo aver riportato quello che è successo un tempo, il cantante ha poi detto “Forse dovrei tacere per non fare anche io la figura di quello che… Ma è uno sfogo d’istinto che le devo”

Per Drupi, Mia Martini è stata importante. Ha raccontato che è grazie a lei, se non ha mollato ed ha continuato a fare musica. Ed è stato il suo rifiuto a cantare “Vado via” che lo ha portato a cantare, il brano che era destinato a lei a Sanremo nel 1973.

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