Zenzero, una radice dalle proprietà medicinali: quali sono i suoi effetti sulla salute?
Lo zenzero è una pianta erbacea, facente parte della famiglia delle Zingiberaceae, originaria dell’Estremo Oriente, più precisamente della Malesia e India. Viene però coltivato in tutta la fascia tropicale e subtropicale, ed è stato spesso utilizzato dalle varie popolazioni per sue potenti proprietà medicinali.
Esso veniva impiegato principalmente per combattere il mal di stomaco o la nausea, senza dimenticare la dissenteria, favorito anche dalla facilità di consumazione della radice: fresca, in polvere, come spezia, o addirittura sott’olio. Col tempo, lo zenzero è diventato sempre più diffuso, specialmente per il suo uso in cucina. Andiamo dunque a vedere quali effetti benefici provoca alla nostra salute quando viene assunto.
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ANTINFIAMMATORIO NATURALE
Le sostanze fotochimiche del rizoma, nonostante non siano sicuramente pieni di nutrienti essenziali per il nostro organismo, sono però benefici per la nostra salute. Questo potere medicinale proviene principalmente da componenti come gingeroli e shogaoli, i quali donano anche il sapore allo zenzero stesso. In particolare, essi fungono da antinfiammatori e antiossidanti naturali, aiutandoci in particolar modo nell’apparato digerente, riducendo l’infiammazione intestinale e disturbi articolari.
INTEGRATORE ALIMENTARE
Chiaramente non ci fermiamo qui. Lo zenzero è anche un buon integratore alimentare, specialmente per la nausea postoperatoria, ma anche contro la nausea causata da movimento, da chemioterapia e persino da gravidanza. Efficace anche per l’artrosi e l’artrite reumatoide. Nonostante tutti questi effetti benefici, contro nausea ma anche contro vomito, in alcuni casi sono stati riscontrati degli effetti collaterali: bruciore di stomaco o dolori addominali. Tuttavia sono casi isolati e davvero rari.
ALTRI EFFETTI
Secondo alcune ricerche, lo zenzero contribuisce a migliorare anche la salute gastrointestinale, specialmente in casi di persone soggette a stitichezza. Ha anche un buon potenziale antimicrobico, che può dunque aiutare nel trattamento di alcune malattie specifiche. Chiaramente non bisogna dimenticare nemmeno il suo utilizzo per le cose più comuni, come il raffreddore, la febbre o banalmente la pressione alta.
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