Prestare dei soldi ai figli senza incorrere in sanzioni. Come procedere.

Oggi il fisco appare più agguerrito che mai nella lotto contro gli evasori fiscali. Ma alcuni casi potrebbero portare a situazioni paradossali. A chi non è infatti capitato di prestare dei soldi ai figli, magari giovani e senza risparmi, per acquistare un auto per andare al lavoro e per aiutarli con le spese, tuttavia questo innocuo e naturale comportamento potrebbe portare ad avere dei problemi con le regole fiscali.

Oggi ogni movimento bancario, anche minimo è monitorato e attentamente analizzato, per cui bisogna essere pienamente consapevoli delle conseguenze, prima di compiere ogni azione in questo ambito.Foto: pixabay/niekverlaan

Oggi donare un piccolo capitale a figli o nipoti può trasformarsi in un’azione fiscale a tutti gli effetti. Se un giovane riceve una somma di denaro in dono in occasione della laurea, del matrimonio o per iniziare una nuova vita indipendente bisogna stare molto attenti alle modalità in cui questo avviene o vi è il rischio di dover pagare delle imposte per evasione di tasse sulla donazione.

Il prestito infruttifero
Infatti se non si tratta di somme irrisorie sarà quasi sicuramente necessario utilizzare il canale bancario, assegni o bonifici. Ricordiamo infatti che dal primo luglio vi è il nuovo limite per l’utilizzo dei contanti che non può essere superiore a euro 1999,99.

Per evitare di pagare la tassa sulle donazioni bisogna prendere degli accorgimenti. Bisogna dunque ricorrere al “prestito infruttifero”, un prestio che avviene tra privati e che non prevede alcuni dei passaggi obbligatori per ottenere un prestito dalla banca o dalle Poste.
Il prestito infruttifero deve avvenire in forma occasionale e deve essere corredato da una scrittura privata fra le parti in modo tale che l’Agenzia delle Entrate possa sapere tracciare denaro, dove va a finire e per quale scopo.

Per redigere una scrittura privata è sufficiente reperire un fac simile su internet senza dimenticare di aggiungere data, firma e importo della somma erogata, specificando e se possibile lo scopo. Occorrerà quindi pagare 16 euro di marca da bollo e versare a mezzo modello F24 il 3% della somma che si intende prestare.

Foto: pixbay/Edar

Per cifre che non sono a sei zeri è sufficiente che il passaggio di denaro avvenga tramite bonifico e che nella causale sia specificato “prestito infruttifero”. Dunque non vi resta che seguire tutte le regole per non incorrere in errori.

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