Se accompagno mia mamma a fare una visita medica e pago con il mio bancomat, la detrazione della spesa potrà essere effettuata da lei o no?

La nuova Legge di Bilancio, in vigore dallo 1°gennaio 2020 ha introdotto sostanziali novità, in particolare sulle detrazioni fiscali a partire dal 2020. È dunque bene essere informati a riguardo per poter ridurre l’imposta lorda IRPEF. Dal momento che determinate spese sono detraibili solo qualora pagate con strumenti tracciabili.

Ma molti sono i dubbi sulla questione, c’è chi si chiede se per esempio l’importo da pagare per una visita medica non viene pagato con il proprio bancomat, ma con quello del figlio, la spesa può essere detratta? Insomma c’è molta confusione a riguardo. Vediamo di capirlo analizzando con attenzione le nuove regole per le detrazioni fiscali.


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Se accompagno mia mamma a fare una visita medica e pago con il mio bancomat la detrazione della spesa potrà essere effettuata da lei o no? Non è raro che succeda qualcosa del genere, per questo molti si chiedono a questo punto come funzionerà la detrazione delle spese?
Secondo l’art.1 comma 679 della legge n. 160/2019 a partire dal 1° luglio 2020 per le spese effettuate dai contribuenti vi è l’obbligo di usare strumenti tracciabili in modo da poter fruire delle detrazioni fiscali.

Se la visita medica si svolge presso una struttura pubblica, uno studio oppure una struttura convenzionata con il SSN l’anziano potrà bypassare il problema, pagando in contanti. Se si tratta invece di uno specialista, che non è convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, il pagamento deve esser fatto con il bancomat o altro strumento tracciabile, e qui dunque la risposta al quesito, per poter detrarre la spesa sul 730 la fattura della visita medica deve corrispondere al titolare del conto corrente al quale il bancomat è collegato.

Dunque se la visita specialista la fa mia mamma, ma pago io con il mio bancomat, la spesa non può essere detratta tra le spese nel 730 da nessuno dei due. Insomma informatevi sempre prima di pagare.

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