Yamaha inventa un motore che può trasformare le auto a benzina in auto elettriche
Una nuova invenzione della Yamaha sta aprendo numerose porte a tutti coloro che sperano di modificare la configurazione del motore del proprio veicolo, trasformandolo da un classico modello a benzina, ad uno elettrico. Questa nuova gamma di motori elettrici è completamente personalizzabile e questo implica che è possibile commissionare alla fabbrica un modello che sia perfetto per le esigenze di qualunque auto.
Questo particolare motore, dotato di una potenza di 270 CV inaugura un periodo fantastico per l’innovazione tecnologica e la trasformazione di veicoli considerati “normali” in automobili totalmente ecocompatibili. La stessa Yamaha ha iniziato a modificare alcune vetture con questo particolare motore, in modo da verificarne le prestazioni e l’adattabilità e attualmente i risultati sono veramente sorprendenti.
Di recente uno di questi sistemi è stato installato su un’Alfa Roma 4C, un veicolo dotato di un assetto sportivo davvero splendido. Il modello utilizzato era dotato di un classico motore a benzina, da 1,7 litri e con una potenza di 240 CV.
Le modifiche che sono state apportate, con l’inserimento del nuovo apparato elettrico hanno completamente trasformato quest’auto, rendendola finalmente ecologica, molto più silenziosa e con uno sprint maggiore alla potenza del motore, con ben 30 CV in più. Secondo quanto rivelato dagli stessi portavoce della famosa ditta, la Yamaha sta tentando di dimostrare che questo particolare motore riesce ad adattarsi ad una gamma davvero ampia di veicoli.
Ovviamente ci saranno delle situazioni in cui l’adattamento dovrà essere più specifico e potrebbero verificarsi dei cali di prestazioni, tuttavia secondo quando preventivato, dovrebbero essere davvero minimi e non incideranno sulla potenza della vettura.
Questa particolare iniziativa è una parte integrante della strategia della Yamaha Motor di “trasformare completamente la mobilità su strada”. Questo ambizioso progetto si sta sviluppando già da qualche tempo e l’obiettivo principale è quello di abbandonare i modelli a benzina in un arco temporale di appena 10 anni.