Uno studio mostra che i bambini che amano i dinosauri sono più intelligenti

Avete mai giocato da piccoli con i dinosauri? Secondo uno studio effettuato da un team di ricerca, i bimbi che preferiscono giocare con gli animali preistorici, si dimostrano più intelligenti. Ma vediamo perché e in che modo, procedendo per gradi. Come sappiamo, tutti i bambini hanno i loro giocattoli preferiti, quelli con cui spendono più tempo e si divertono maggiormente.

E tante volte li vogliono portare con loro senza mai separarsene, anche quando si va a fare passeggiate, visite ai nonni, o al parco. Ma è la scelta di quale genere di questi a determinare anche lo sviluppo della personalità del bimbo. E’ stato effettuato uno studio nel 2008, che è tornato recentemente sotto i riflettori, proprio in merito alla questione.


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Sono stati presi a campione dei bambini dell’età compresa tra i 2 e i 6 anni, e quanto è emerso è stato sorprendente. Tra di loro, ce n’erano alcuni che avevano sviluppato ciò che gli scienziati hanno definito “interesse intenso”. Grazie a questo, nello specifico l’interesse per i dinosauri, i bimbi erano talmente affascinati dagli animali giurassici, da volerne sapere il più possibile.

Molti di loro avevano imparato fino a 25 nomi di specie diverse di dinosauro, ma anche le loro caratteristiche e la loro alimentazione. La loro preparazione sull’argomento si dimostrava addirittura più completa e dettagliata, di quella degli adulti. Di conseguenza risultavano anche molto più predisposti a ricercare informazioni, per soddisfare la loro curiosità.


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Anche la facilità con la quale queste informazioni venivano da loro assorbite e memorizzate era superiore alla media. Gli scienziati hanno perfino notato che grazie a questa loro conoscenza, avevano sviluppato maggiore fiducia in loro stessi. Attraverso il gioco, hanno imparato a padroneggiare dei meccanismi che crescendo, gli saranno molto utili.

Da come si è capito, non è in realtà l’interesse per i dinosauri a scatenare questo processo, ma il fatto che i bimbi sviluppino questo “interesse intenso”. Può riguardare anche altre tematiche, ma deve innescare nella sua mente la voglia e la curiosità di ricercare informazioni, solo per il gusto di sapere. Questa teoria è veritiera solamente per la fascia di età che comprende i 2 e i 6, 7 anni al massimo.


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Dopodiché non che non sia più valida, ma i bambini iniziano ad affrontare altri problemi, una volta che si affacciano nell’ambiente scolastico. Qui, cominceranno a sorgere altre tematiche, come quelle sociali con i loro compagnetti, e ciò che ne scaturisce da queste influenze esterne. Anche il campo didattico rientrerà tra i loro pensieri, ma se hanno sviluppato antecedentemente un “interesse intenso”, tutto gli verrà più semplice. Se siete genitori di bimbi che corrispondono all’età suggerita, perché non provare ad indurli a sviluppare questo cosiddetto “interesse intenso”?

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