Un padre con 240 tatuaggi sfida i pregiudizi: La testimonianza della moglie
Richard Huff un padre di 51 anni vanta ben 240 tatuaggi sul proprio corpo ed è costretto ogni giorno ad affrontare i pregiudizi degli altri.
Traguardi come il suo sono veramente rari e sono poche le persone che possono mostrare un corpo tatuato a questi livelli. Purtroppo, la sua passione gli ha causato non pochi problemi, tanto nella vita professionale quanto in quella privata.
Il suo aspetto crea tanti pregiudizi
Molte persone associano il suo aspetto ad una visione negativa della vita e ritengono che per questo motivo Richard sia un pessimo padre. Sfortunatamente ancora oggi, nel XXI secolo, tante persone si limitano a “giudicare un libro dalla copertina”.
Questi individui non si creano il minimo problema ad accusare Richard di essere un pessimo esempio per la società e lo fanno con commenti poco gentili. Richard invece utilizza i suoi tatuaggi come forma di auto-espressione.
Per quest’uomo non esiste modo migliore per manifestare al mondo il suo vero essere e non ha intenzione di smettere per accontentare degli estranei. A dare man forte all’uomo ci ha pensato sua moglie Marita.
La moglie difende il marito e dice che è un padre dal cuore incredibile
Questa donna ha voluto rispondere a tutte le persone che accusano il marito e che lo ritengono un padre immorale. Marita ha ammesso che in passato anche lei era spaventata dall’aspetto del suo attuale compagno, ma ha anche affermato che dopo averlo conosciuto ha capito che era un uomo dotato di eccellenti valori e dal cuore incredibilmente grande.
Marita e Richard hanno dei figli insieme e l’uomo cresce anche i 3 figli nati da precedenti relazioni della donna. Nonostante sia solamente il patrigno di quei ragazzi li considera come se fossero i suoi stessi figli ed è molto più devoto a loro di quanto non lo siano i loro padri biologici.
Richard partecipa attivamente alla loro vita e alle loro attività, ma continua a dover fare i conti con le critiche di buona parte della sua comunità. Fortunatamente la sua resistenza sembra essere senza pari e non c’è stato ancora nulla capace di farlo cedere o farlo andare fuori dal percorso di un vero e autentico “bravo genitore”.