‘Sono dolori mestruali’ le dicevano i medici, ma lei sentiva come se qualcosa volesse venir fuori dalla sua pancia…

La protagonista della storia di oggi è una giovane donna britannica molto coraggiosa.

Sinead Smythe da diversi anni é affetta da endometriosi, conosciuta anche come malattia misteriosa.

L’endometriosi é una condizione derivante dall’utero, L’endometrio, tessuto che normalmente si sviluppa all’interno delle pareti uterine cresce al suo esterno provocando durante il ciclo atroci dolori. Si tratta di una malattia più diffusa di quanto si pensi infatti colpisce 1 donna su 10.

Purtroppo, come tutte le sindromi che colpiscono le donne e che sono legate al l’apparato riproduttivo femminile l’endometriosi difficilmente viene presa sulserio. I medici stessi tendono a minimizzare i disturbi che questa condizione può portare alle donne.

Ma Sinaed è stanca di questo silenzio e ha deciso di diffondere la sua testimonianza. Sul suo account mostra le foto del suo corpo tempestato da lividi a seguito di un’operazione che solo temporaneamente ha potuto darle un minimo di sollievo, come riportato dall’indipendent.

Per l’endometriosi infatti non esiste cura e si tratta di una malattia recidiva e molto dolorosa. La sola indicazione che il suo ginecologo ha potuto darle per alleviare un minimo il suo dolore é stata quella di partorire.

Purtroppo l’endometriosi porta anche infertilità e la frustrazione di non riuscire ad avere un bambino si é aggiunta al dolore della malattia. Per la maggior parte delle donne affette da endometriosi la solo soluzione é l’isteroctomia, la rimozione dell’utero.

Tuttavia questo tipo di operazione oltre a privare le donne della propria femminilità e della fertilità può essere davvero traumatica e sconvolgere la vita di una donna.

Sinead inoltre non si sente pronta a sottoporsi all’isteroctomia in quanto desidera davvero tanto avere un bambino. Milioni di donne ogni giorno soffrono in silenzio a causa di questa infida malattia, la cosa peggiore è che spesso si sentono accusate di esagerare, di essere capricciose o avere una soglia del dolore troppo bassa.

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