Sai perché il tappo della salsa di soia ha due buchi? C’è una risposta
Perché il tappo delle bottigliette di salsa di soia ha due fori?
Chiunque abbia deciso di inserire due forellini nelle bottigliette di salsa di soia non lo ha fatto per un caso del destino, ma con una specifica cognizione di causa. Questo condimento è diventato sempre più popolare nel corso degli anni, giungendo praticamente sulle tavole di tutto il mondo.
In origine la salsa di soia era utilizzata principalmente dalle popolazioni orientali, ma al giorno d’oggi si trova praticamente ovunque. Il suo dispenser, ovvero la bottiglietta di salsa di soia, è stata elaborata utilizzando una particolare forma di design, ma tante persone ne sono decisamente all’oscuro.
La sua realizzazione è da attribuire al designer giapponese Kenji Ekuan. Quest’uomo ha conseguito la laurea all’Università di Tokyo ed in seguito si è trasferito in California, terminando i suoi studi e fondando nel ’57 la GK Industrial Design Associates.
Questa società è cresciuta fino a diventare una delle più importanti del Giappone ed è stata quella che ha dato i natali all’iconica bottiglietta di salsa di soia.
Kenji era memore delle problematiche vissute dalla madre, che era costretta a travasare con difficoltà la salsa di soia da bottiglie grandi a contenitori più piccoli, così ha deciso di escogitare una soluzione più comoda.
L’elaborazione di questa bottiglietta ha richiesto 3 anni di lavoro ma nel 1961 la GK Design ha brevettato la bottiglia che da allora è stata usata in tutto il mondo. I due fori permettono di dosare la salsa di soia in modo semplice e pulito, evitando sprechi.
Questo sistema antigoccia è elaborato in modo semplice. Tappando uno dei due fori si crea una piccola bolla d’aria che permette al flusso della soia di scorrere molto più lentamente del normale.
La bottiglietta elaborata da Kenji è diventata così famosa da ottenere un posto tutto suo al Moma, il celebre museo di Arte Moderna di New York. Questa ha anche donato al suo realizzatore diversi premi, tra cui il “Lucky Strike Designer Award”.