Rita Dalla Chiesa si sfoga contro Enel. Ma arriva la Replica da Enel
Qualche giorno fa Rita Dalla Chiesa aveva postato l’immagine di una bolletta con una didascalia che era suonata come uno sfogo contro il servizio di energia elettrica Enel.
Ecco cosa aveva scritto la Dalla Chiesa sotto la bolletta condivisa: “Vergognatevi. Qualcuno ci salva dall’Enel che per un consumo di 12 euro a bimestre emette bollette per 68,17€? Che ci fate nei talk show televisivi?“.
Il tweet è stato condiviso da moltissime, moltissime d’accordo con la protesta della conduttrice tv. Molti hanno raccontato nei commenti la stessa rabbia nel pagare bollette esagerate con un consumo di energia minimo.
Insomma tanti hanno sostenuto Rita Dalla Chiesa in questa protesta avviata tramite i social.
Lo sfogo della conduttrice si è diffuso a macchia d’olio e l’Enel, il Servizio Elettronico Nazionale, come riportato su Cronaca social, non ha potuto far a meno di rispondere alle lamentele, che hanno preso piede dopo il tweet della signora Dalla Chiesa e si è visto costretto a rispondere, diramando una nota ufficile.
@enelenergia . Vergognatevi. Qualcuno ci salva dall’Enel che per un consumo di 12 euro a bimestre emette bollette per 68,17 euro? Che ci fate nei talk show televisivi? pic.twitter.com/Ed3m4zcNKu
— rita dalla chiesa?? (@ritadallachiesa) 18 marzo 2019
Ecco cosa hanno scritto gli addetti di Enel sulla nota pubblica riportata da Fanpage
“Servizio Elettrico Nazionale precisa che i prezzi dell’energia elettrica includono anche le cosiddette quote fisse, ossia le quote che non dipendono dai consumi e che vengono applicate da tutte le società di vendita in base ai valori fissati dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA).”
E poi hanno precisato:
“Tali quote coprono i costi fissi del sistema che vengono ripartiti sui clienti. In particolare, fanno riferimento ai c.d. oneri di sistema (destinati ad esempio all’incentivazione delle fonti rinnovabili, al finanziamento del bonus sociale, ecc.) e agli oneri che gli operatori devono sostenere indipendentemente dal consumo del cliente, quali quelli per la gestione della rete di trasporto, del contatore e delle attività commerciali. Per gli oneri generali di sistema e per i costi del trasporto, a partire dal 2016 è stato stabilito da parte dell’ARERA, nell’ambito di una riforma delle tariffe prevista dalla legge, un riequilibrio del contributo pagato dalle diverse categorie di clienti che ha comportato per le forniture dei clienti domestici non residenti (le cosiddette seconde case) un aumento delle sopramenzionate quote fisse.”
Con queste parole il Servizio Elettrico Nazionale, ha voluto far chiarezza.
Voi cosa ne pensate del botta e risposta tra Rita Dalla Chiesa e l’enel?