Ricostruito il volto di una donna di Neanderthal di 75.000 anni fa tramite la stampa in 3D.

L’Uomo di Neanderthal è un ominide vissuto tra i 200.000 e i 30.000 anni fa, ed è probabilmente il parente più prossimo all’Homo Sapiens. Questa specie prende il nome dalla valle di Neander, il luogo in Germania in cui ne vennero trovati i primi fossili.

Gli scienziati esaminano i particolari di questa specie da moltissimo tempo, ma solamente di recente è stata realizzata un’esatta replica del volto di una di loro. Questo esemplare è stato chiamato Shanidar Z, e secondo le stime ha vissuto circa 75.000 anni fa.

La rivoluzionaria ricostruzione del volto di una donna di Neanderthal

Il programma di ricostruzione grafica che ha permesso di dare un volto a questa donna è stato diretto dalla dottoressa Lucìa Lòpez-Polìn. La dottoressa Lucìa ha ricomposto a mano oltre 200 frammenti dei resti ritrovati e tale processo è stato estremamente delicato ed impegnativo.

Tuttavia, grazie all’impegno dimostrato, è stato possibile riportare alla luce le fattezze di Shanidar Z. Questa donna è deceduta quando era già avanti con l’età e si stima che fosse alta circa un metro e mezzo.

La rivoluzionaria ricostruzione del volto di una donna di Neanderthal

Per la ricostruzione del volto di Shanidar Z è stato necessario adoperare alcune tecnologie di ultima generazione ed un’accuratissima stampante in 3D. Al termine del procedimento è stato quindi possibile ammirare i lineamenti di una donna di Neanderthal di 75000 anni fa.

I tratti del volto di questa donna sono innegabilmente simili ai nostri, anche se con le dovute differenze. Questa scoperta ha aperto le basi ad una nuova concezione sui Neanderthal, rivalutando il loro ruolo come “specie inferiore”.

La rivoluzionaria ricostruzione del volto di una donna di Neanderthal

Ancora oggi sono poche le cose che conosciamo su questa particolare specie umana, estinta ormai da millenni, ma grazie al lavoro di persone come la dottoressa Lucìa possiamo imparare qualcosa di più su questi nostri “lontani cugini” e magari in futuro riusciremo anche a scoprire molte cose in più sulle loro abitudini e sulle loro dinamiche sociali.

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