Poliziotto compra una pizza e la condivide con una senzatetto, la foto fa il giro del mondo

Certe immagini riescono a coinvolgere anche più di mille parole. Nel corso degli ultimi 200 anni, sono state moltissime le fotografie che hanno influenzato enormemente il mondo e alcune di esse mostrano dei messaggi veramente significativi e commoventi.

Alcune foto hanno davvero fatto il giro del mondo, come la passeggiata dei Beatles su Abbey Road, un appassionato bacio per le strade di New York, dopo la fine della guerra, o alcuni operai che pranzano insieme su di una trave ad un’altezza vertiginosa. A volte ci sono immagini che, nonostante non raggiungano una simile popolarità, meritano di essere ammirate, per il forte significato e la storia che rappresentano.

Questa particolare foto di cui vogliamo parlarvi è stata scattata a Goldsboro. In questo luogo, un agente di polizia di nome J. Rivers è stato fotografato mentre, durante la sua pausa pranzo, passava del tempo in compagnia di una senzatetto e mangiando insieme a lei una pizza. Questo gesto, per quanto semplice sia, ha davvero ispirato moltissime persone. Non sono tanti gli individui che anche solamente si avvicinano a persone così sfortunate, come se temessero di poter rimanere in qualche modo “infettate” dalla loro condizione.

La donna aveva una maglietta con scritta la frase “Essere una senzatetto: il modo più veloce per essere nessuno”. Questa frase ha sicuramente fatto pensare molto il poliziotto e probabilmente ha voluto mostrare alla donna che non tutti la pensano in quel modo. Così, dopo aver acquistato una pizza, si è seduto al suo fianco per mangiarla in compagnia.

Rivers ha così scoperto che la donna si chiama Michelle e che è sposata ed ha due figli. La più piccola ha 12 anni è affidata ai servizi sociali e sta combattendo contro una malattia al fegato, mentre del maggiore, di 24 anni ha perso completamente le notizie. Rivers non ha mostrato alcun tipo di pregiudizio ed ha trascorso il tempo con la donna, imparando molto su di lei e cercando di mostrare quanta più empatia possibile.

A volte le persone che sono costrette a vivere per strada, hanno un passato sfortunato alle spalle, fatto di soprusi, violenze o problemi di altro tipo. Il semplice fatto che qualcuno non abbia una bella casa, un buon lavoro o una stabilità finanziaria, non implica che sia una persona cattiva e su questa semplice fotografia si potrebbero scrivere decine e decine di libri, che ne avvalorano l’argomento.

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