Operaio arrabbiato “distrugge” le case con il suo martello dopo non essere stato pagato

Che ogni lavoro venga giustamente retribuito è una pratica più che corretta, che consente al mondo di andare avanti nel modo migliore. Tuttavia non sempre i lavoratori ottengono “il giusto” e questo, in alcuni casi, può portare all’esasperazione. Un uomo ha dimostrato la sua rabbia in merito, dando vita ad un’azione furiosa e decisamente poco ortodossa.

Questa storia è iniziata come tante altre, con un gruppo di muratori che si stavano dedicando alla realizzazione di alcuni edifici. Tuttavia, un giorno, uno di loro sembra proprio essere uscito fuori dai gangheri e apparentemente inspiegabilmente, dopo aver afferrato un martello, ha cominciato a “distruggere” quello che lui stesso aveva contribuito a realizzare.

credit: Tiktok/fattdann

La vicenda, accaduta nell’Essex, è stata immortalata in video dagli stessi colleghi dell’uomo, che si è scoperto chiamarsi Tony. Quest’ultimo era letteralmente inviperito a causa della mancanza di retribuzione dei suoi datori di lavoro e dalla disperazione del ritrovarsi senza denaro, dopo aver compiuto un lungo periodo di lavoro non retribuito.

Sono stati vani i tentativi dei suoi colleghi di dissuaderlo da questo scoppio di collera e Tony ha continuato a devastare le facciate delle mura esterne di alcune case. Ovviamente sono state contattate le forze dell’ordine e quando la polizia è intervenuta sul posto hanno cercato di comprendere quanto stava succedendo.

credit: Tiktok/fattdann

Non si hanno notizie sulle conseguenze subite dall’uomo per queste sue azioni, ma una cosa è certa… qualcuno deve aver fatto dei veri errori per portare così all’esasperazione un uomo. Sicuramente l’atteggiamento di Tony è da ritenere sbagliato, tuttavia bisognerebbe prendere in considerazione tutti i fattori per determinare se quest’uomo ha agito in modo esagerato o se invece è stata una “giusta vendetta”.

Chissà se anche altre persone avrebbero avuto la sua stessa reazione se, dopo aver sudato le famose “quattro camicie”, non avessero ottenuto la meritata paga e quindi fossero stati mandati a casa senza nessuna difficoltà.

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