Nonnina di 103 anni ‘pizzicata ’ in auto di notte senza patente, non si arrende, mi comprerò una vespa
Un secolo di vita al volante: La sorprendente storia di Giuseppina Molinari, una nonnina di 103 anni
In una notte inusuale a Bondeno, un piccolo comune nella provincia di Ferrara, una vicenda ha colto di sorpresa la comunità e suscitato ammirazione e solidarietà nei confronti di una straordinaria centenaria, Giuseppina Molinari, affettuosamente soprannominata “Giose”.
Alle ore piccole di lunedì, i carabinieri sono intervenuti dopo una segnalazione di guida pericolosa trovandosi davanti una scena inaspettata: una Fiat Panda bianca guidata da una donna nata nel 1920, 103 anni, in possesso di una patente scaduta da due anni e di un veicolo privo di assicurazione.
Giose 103 anni e non sentirli
Nonostante le inevitabili contravvenzioni previste dal Codice della Strada, l’episodio ha rapidamente guadagnato attenzione e simpatia, tanto nei confronti di Giose che verso la risposta umana e comprensiva delle forze dell’ordine. La donna era uscita per andare a giocare a carte con gli amici, un’abitudine quasi quotidiana che quella sera l’aveva vista fare “le ore piccole”, una dimostrazione della sua indomita vivacità.
L’inconveniente ha scatenato un’ondata di sostegno e proposte dalla comunità, riflettendo l’affetto e l’ammirazione per Giose. Persone di ogni età si sono espresse sui social network e nei caffè del paese, elogiando la sua energia e la sua determinazione a vivere pienamente ogni momento.
Il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, ha addirittura suggerito di premiare piuttosto che multare la centenaria, evidenziando il conflitto tra il rispetto delle regole e l’ammirazione per lo spirito indomito di Giose. La storia di Giuseppina Molinari non è solo un racconto di ribellione alle regole, ma anche un esempio luminoso di come la passione per la vita non conosca età.
La donna da sempre indipendente non è disposta a perderla ed è disposta a prendere un motorino
Tra i segreti della sua longevità, Giose ha sempre messo in primo piano la sua indipendenza, il gusto personale nella scelta degli alimenti, e una vita attiva che ha incluso il nuoto e un’impegno imprenditoriale fino al pensionamento. La donna non si è abbattuta e per raggiungere le amiche adesso si fa venti minuti di pedalata. “Ogni giorno ci troviamo per la partita a carte, non ci rinuncio”
L’incidente ha sollevato questioni importanti sulla mobilità e l’inclusione sociale degli anziani, spingendo la comunità a cercare soluzioni creative per mantenere attivo il legame sociale di Giose con Bondeno. Proposte come organizzare turni per accompagnarla o l’acquisto di un veicolo guidabile senza patente riflettono un desiderio collettivo di supportare l’autonomia e il benessere degli anziani nella comunità.
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