Non riesci a dormire la notte? Ecco da cosa potrebbe dipendere.
Il sonno potrebbe essere condizionato da molteplici fattori ma uno di questi, che solitamente si sottovaluta, può essere il clima circostante.
Un recente studio effettuato da alcuni ricercatori dell’Università di Copenaghen, l’aumento delle temperature, causato da continui cambiamenti climatici, potrebbe influenzare negativamente la qualità del sonno.
I risultati di questo studio hanno dichiarato che entro il 2099, l’esorbitante caldo comporterà la perdita di circa un’ora alla settimana Dati del genere appaiono sicuramente preoccupanti per gli esperti, ma a quanto sembra questi saranno inevitabili.
I ricercatori sono stati in grado di avere questi dati, utilizzando dei braccialetti per il monitoraggio del sonno, ed hanno rilevato che nelle notti in cui la temperatura superava i 30 gradi, il sonno diminuiva.
Inoltre, con l’aumento della temperatura, aumenta anche la possibilità di dormire meno delle ore di sonno che sono generalmente consigliabili. Gli scienziati hanno inoltre dichiarato che questo problema si manifesta molto di più nei paesi a basso reddito e che condiziona soprattutto il sonno delle persone anziane o delle donne.
Gli studi dimostrano che durante la notte i corpi diffondono calore nell’ambiente, quindi per riuscire a riposare in modo regolare, bisognerebbe dormire in uno spazio più fresco del nostro corpo. In tal modo, il nostro calore corporeo non subirebbe sconvolgimenti elevati e riuscirebbe a riposare nel miglior modo possibile.
I ricercatori dell’università di Copenaghen hanno in mente di incrementare ancora di più questi studi per riuscire a raccogliere un maggiore quantitativo di dati del sonno nelle popolazioni che vivono nelle regioni più calde e povere del mondo.
Sicuramente i loro studi potranno essere di grande aiuto a tutte le popolazioni, riuscendo ad individuare i metodi migliori per dormire e per ripristinare le energie consumate durante il periodo di veglia.