Mucche scorreggiano e causano l’esplosione della stalla
La notizia che vi stiamo per raccontare oggi non è per niente recente, risale al gennaio 2014, ma siamo sicuri che rimarrete colpiti come noi nell’apprenderla. Sembra impossibile, ma è tutto vero!
Come già detto, la storia risale al 2014 ed è avvenuta in una fattoria di Rasdorf, nella Germania centrale.
Secondo quanto dichiarato dalla polizia locale il gas metano rilasciato dalle mucche da latte ha causato un’esplosione all’interno del capannone, come riportano come riportano anche i siti della BBC e del dailymail.
Una mandria di mucche da latte ha quasi sollevato il tetto del loro fienile nella Germania centrale quando il metano rilasciato dagli animali ha causato un’esplosione.
Secondo quanto dichiarato dai media il tetto era stato danneggiato e le mucche avevanosubito delle lievi ustioni. All’interno del capannone si trovavano 90 mucche e non è chiaro il motivo per cui si sia accumulata una quantità di metano tale da causare l’esplosione.
La polizia ha rilasciato una dichiarazione spiegando che una carica elettrica statica ha provocato la “detonazione”.
Un economista dell’Università di Portsmouth ha rivelato che un branco di mucche produce più gas serra in un anno di un’automobile familiare che percorrere 5.000 km.
In Argentina addirittura c’è chi ha pensato di trasformare i gas delle mucche in energia pulita attraverso un marchingegno da montare sopra le mucche.
Il dott. Andy Thorpe ha detto che 200 mucche espellono una quantità annuale di metano equivalente alle emissioni di anidride carbonica di un’automobile che brucia 21.400 litri di benzina.
Il Dr Thorpe ha aggiunto che mentre le emissioni di CO2 sono aumentate del 31% negli ultimi 250 anni, il metano è aumentato del 149% nello stesso periodo.
Il metano ha un maggiore effetto riscaldante rispetto alla CO2 e una maggiore durata nell’atmosfera. Ha detto che il gas è responsabile per un quinto del riscaldamento globale vissuto dal 1750.
Tra il 55 e il 70 per cento del metano prodotto proviene da fonti artificiali, per lo più da agricoltura di animali come mucche, pecore e capre, che hanno uno stomaco addizionale e producono grandi quantità di metano mentre digeriscono il cibo.
Il dott. Thorpe ha dichiarato: “La crescita delle emissioni di metano, come la crescita di CO2, è aumentata esponenzialmente nei paesi in via di sviluppo a causa di un aumento dei redditi che ha portato a un aumento della domanda di carne’.
Ha spiegato che fino al 75 per cento delle emissioni di metano animale proviene da paesi in via di sviluppo, con l’India e il Brasile come principali produttori.
Si stanno compiendo sforzi per ridurre le emissioni, compresa la fornitura di mangimi diversi e l’utilizzo di vaccinazioni, ma sono solo lee prime fasi della ricerca.
Il dott. Thorpe, la cui ricerca è stata pubblicata sulla rivista Climatic Change, ha avvertito che potrebbero esserci problemi con il ridimensionamento delle mandrie.
Una riduzione della carne potrebbe portare a un aumento “disastroso” della domanda di pesce e cereali.
Insomma una notizia che poteva sembrare assurda, nasconde dietro di se incredibili retroscena.