L’importante e pericoloso problema della lanugine rilasciata da una lavatrice

Tutti oggigiorno utilizziamo una lavatrice per agevolare le pulizie dei nostri indumenti. Alcune persone fanno un solo lavaggio a settimana, mentre famiglie più numerose sono costrette a farne anche 2 o 3 al giorno. Un team di ricercatori dell’Università della California a Santa Barbara, negli Stati Uniti, ha rivelato i risultati di uno studio effettuato sulle microfibre plastiche che sin dagli anni ’50 stanno inquinando il nostro ambiente.

Dai loro risultati si è evinto che oltre 5.6 milioni di tonnellate di rifiuti fanno parte di questa tipologia di materiali, e che la metà si è riversata nei nostri mari e nei fiumi. Molti esperti stanno cercando di risolvere il problema della diffusione di microfibre negli oceani, cercando dei sistemi per il trattamento delle acque reflue.

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Tuttavia queste opinioni trovano il contrasto di altri studiosi che rivelano che eliminando il problema dalle acque, lo spostiamo semplicemente sul piano terrestre, quindi quella proposta non sembra essere la soluzione. Ormai il 14% del materiale plastico viene utilizzato nell’abbigliamento e fino ad oggi oltre 8 milioni di tonnellate di questi sono finiti come rifiuti negli oceani. Una situazione veramente drammatica che sta coinvolgendo tutto il mondo e causa repentini cambiamenti agli habitat di un quantitativo enorme di animali, causando anche mutamenti al nostro stile di vita.

Noi possiamo tentare di dare un piccolo contributo alla causa, attenzionando i diversi metodi di lavaggio e i detersivi, che determineranno il quantitativo di fibre rilasciate durante l’uso della lavatrice. È preferibile optare per delle modalità meno pesanti e con centrifughe meno potenti, in modo da evitare il distacco delle fibre dai vestiti e l’utilizzo di detersivi più naturali possibili, in modo che la loro azione corrosiva sia minima e non aumentino questo problema.

Dalle opinioni degli esperti sembra che siamo soltanto all’inizio delle conseguenze che questo inquinamento porterà al mondo intorno a noi, e l’unica cosa che possiamo sperare è che al più presto vengano attuate delle misure non solo preventive ma anche di depurazione sia dei mari che delle terre, per riuscire a riutilizzare i materiali buttati e ristabilire gli ecosistemi distrutti.

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