L’illusione ottica che può rivelare se hai la cecità di curvatura

Le illusioni ottiche sono il modo migliore e più divertente per testare il nostro cervello, e capire come lo si può facilmente ingannare. La percezione della vista umana, infatti, gioca dei brutti scherzi delle volte, e ci fa vedere le cose in modo completamente diverso rispetto a come sono nella realtà. Oggi vi mostreremo un’immagine diventata virale sul web in poco tempo e che è perfetta per testare la cosiddetta “cecità di curvatura”.

In quest’immagine sono presenti una serie di linee ondulate tra cui una viene percepita dalla nostra vista come se fosse una linea a zig zag. La maggior parte delle persone che guardano questa immagine, infatti, vedono una serie di linee ondulate e a zig zag alternate fra loro, specialmente quando lo sfondo è grigio.


credit: Kohske Takahashi / i-Perception

Quando lo sfondo è nero o bianco, invece, la nostra percezione cambia, ed infatti vediamo nell’immagine solo linee ondulate. Lo psicologo giapponese Kohske Takahashi è stato il primo a descrivere, nel 2017, la cecità di curvatura, che riguarda proprio la nostra percezione rispetto ad immagini simili a quella proposta oggi.

Dopo una serie di studi effettuati su un campione composto da otto studenti, che hanno tutti visto, guardando l’immagine, linee ondulate alternate a linee a zig zag, lo psicologo giapponese è arrivato alla conclusione per cui “i meccanismi sottostanti per la percezione della curva liscia e quelli della percezione dell’angolo ottuso sono in competizione tra loro in modo squilibrato e le percezioni dell’angolo possono essere dominanti nel sistema visivo”.

Dunque il modo in cui noi percepiamo quest’immagine non è altro che il modo in cui i nostri occhi differenziano curve ed angoli nel mondo reale. Fortunatamente, essendo circondati da prodotti artificiali, composti da angoli più che da altre forme, questo fenomeno visivo non causa problemi nella nostra vita quotidiana.

Dunque, lo psicologo afferma che il nostro cervello ed i nostri occhi si sono adattati nel tempo a rilevare gli angoli in modo più efficiente rispetto alle curve. Sembra assurdo, ma a quanto pare è così, e guardando l’immagine ne avremo la conferma.

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