Jonathan Kashanian rivela di sentirsi discriminato, dopo il rifiuto di Milly Carlucci. Ecco lo sfogo dell’ex Gieffino
Jonathan Kashanian si sente discriminato per la regola di Milly Carlucci su Ballando con le Stelle
Jonathan Kashanian, noto personaggio televisivo di origini israeliane, si è detto profondamente offeso dalle recenti dichiarazioni di Milly Carlucci su Ballando con le Stelle. La conduttrice ha ribadito che nel suo popolare show di danza non vengono ammessi concorrenti con un passato nei reality show.
Kashanian, che deve la sua iniziale fama proprio alla vittoria del Grande Fratello nel lontano 2004, si sente discriminato da questa rigida regola che lo esclude automaticamente. In un’intervista a TvBlog, non ha risparmiato critiche alla decisione di Carlucci, pur ammettendo di nutrire grande stima per la presentatrice.
“Milly ha tutto il diritto di scegliere i protagonisti dei suoi programmi, è bravissima e non le devo certo insegnare io come si fa televisione. Ma la sua frase mi offende, mi fa sentire discriminato” ha tuonato Kashanian. “Mi spiace che lo dica una delle donne che stimo di più nel mondo dello spettacolo. È una frase discriminatoria, che ha pronunciato mille volte.”
L’ex gieffino rivendica la legittimità del suo percorso professionale, iniziato quasi per caso con quel “esperimento sociale di successo” che fu il Grande Fratello di 20 anni fa. “Ero un ragazzino di 23 anni, non figlio d’arte e senza contatti nel mondo dello spettacolo. Mi misi in fila in un centro commerciale per entrare in quel programma che ha cambiato la storia della TV. Trionfai grazie al mio italiano forbito e una cultura non ostentata, non per botte o cafonerie.”
Kashanian sottolinea amaramente di essere ancora oggi costretto a giustificarsi per le sue origini televisive, nonostante ormai vanti una carriera ventennale con partecipazioni in numerosi programmi di successo come Verissimo, Detto Fatto e La Vita in Diretta. “Non è una macchia, non mi va di dovermi giustificare ancora” ha protestato l’opinionista.
L’ex gieffino respinge anche l’idea che il reality sia stata una sorta di “scorciatoia” per sfondare nel mondo dello spettacolo. “Può essere, ma è quella più innocente e pulita, a differenza di altre ben più discutibili” ha chiosato polemicamente, riferendosi a presunte pratiche di raccomandazioni poco trasparenti.
Il dolore di Kashanian per questa che ritiene un’ingiusta emarginazione professionale si somma anche al crescente clima che avverte in Italia. “Da ebreo israeliano mi sento discriminato. Nel Paese che sento come casa mia, a Milano, per paura non esco con la stella di David o la kippa. Avverto un antisemitismo che serpeggia, neanche troppo velato” ha lamentato amaramente.
In un periodo così difficile, l’opinionista ha trovato sostegno e comprensione da uno dei “grandi” della TV italiana. “Bruno Vespa mi ha invitato dopo i fatti del 7 ottobre a Porta a Porta, nonostante non mi conoscesse. Da quel momento sono stato ospite quasi ogni settimana per vari dibattiti. Per fortuna la regola del no agli ex-reality non vale per tutti”.
Insomma, al di là dell’apprezzamento per l’indiscusso talento di Milly Carlucci, Jonathan Kashanian si augura che un giorno anche Ballando con le Stelle possa aprire le porte ai “reality boy” come lui, mettendo finalmente da parte ogni pregiudizio.