Il nonno vende scarpe lavorate a maglia e vuole diventare virale per aumentare la sua attività

Sulle varie piattaforme social ha cominciato a circolare la richiesta di un anziano signore, che ha tentato di diffondere informazioni e immagini sul suo lavoro, approfittando della cortesia di alcuni passanti. Quest’uomo si chiama José ed è possibile trovarlo fuori dalla stazione di Chilpancingo Metrobùs, dove tenta di sbarcare il lunario vendendo delle scarpe di lana intrecciate a mano al prezzo di 180 pesos messicani (poco più di 7 euro).

Don José è originario di Michoacàn ed è lui stesso, insieme all’aiuto delle sue figlie, ad occuparsi di realizzare queste scarpe. La diffusione sui social è cominciata quando Josè ha chiesto un piccolo supporto ad una donna, che si era avvicinata per chiedere informazioni sul prodotto che vendeva. L’uomo ha convinto la donna a regalargli un po’ di pubblicità, condividendo la sua storia e la sua merce sul suo profilo social.

Pian piano anche altre persone hanno seguito questo esempio e le scarpe di José si sono diffuse su Twitter, Instagram, Facebook e altre piattaforme social. Questo contributo mediatico è stato di grande aiuto alla sua attività, attirando nuovi acquirenti che a loro volta hanno continuano a diffondere le immagini di queste simpatiche scarpe realizzate a mano.

In tanti hanno scoperto della sua esistenza unicamente grazie alle immagini diventate virali e sicuramente questa pubblicità gratuita è stata per Don José una vera manna dal cielo. Stando a quanto rivelano i suoi acquirenti, le scarpe realizzate dalla famiglia di quest’uomo sono realizzate in maniera davvero impeccabile e meritano di essere acquistate anche solamente per il bassissimo prezzo a cui sono vendute.

Grazie ad una semplice fotografia condivisa online, l’attività di questo anziano signore ha metaforicamente spiccato il volo e finalmente José non ha più problemi a vendere la propria merce, dato che è diventata improvvisamente una sorta di “tendenza social”, attirando tantissime persone tra coloro che vivono nelle vicinanze del suo “negozio di strada”.

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