Il giovane che soffre di “allergia alla gravità” deve stare a letto 23 ore al giorno. Se si alza sviene
Alcune malattie possono essere veramente una piaga e spesso sono così rare da essere sconosciute alla maggior parte delle persone. Queste possono trasformare la vita quotidiana di una persona in un vero inferno, ostacolando ogni singola azione che compie o che vorrebbe realizzare.
Purtroppo Lyndsi Johnson fa parte di questa categoria di persone. Questa ragazza è originaria del Maine, negli Stati Uniti e circa 7 anni fa ha appreso di essere affetta da una rara condizione che l’avrebbe accompagnata per il resto della sua vita.
Questa giovane e splendida 28enne ha scoperto di essere affetta da tachicardia posturale, nota anche come “allergia alla gravità”. Questo particolare disturbo è davvero estremamente debilitante e costringe Lyndsi a rimanere a letto per 23 ore al giorno, se non vuole incorrere in svenimento, vomito e nausea costante.
Questa donna non è in grado di rimanere in piedi per più di tre minuti senza svenire e ormai le sue attività erette sono limitate solamente al nutrirsi e al lavarsi. Tutto è iniziato quando anni fa la giovane ha iniziato a provare dei dolori addominali e alla schiena.
Solamente dopo vari esami le è stata diagnosticata la sua malattia e quando lo ha scoperto non riusciva a crederci. Non deve essere facile pensare di non poter più fare nulla per tutta la vita e di dover rimanere a letto praticamente per sempre.
Lyndsi è stata costretta a lasciare il suo lavoro e nel tempo i suoi sintomi sono molto peggiorati. Gli svenimenti erano diventati una costante presenza nelle sue giornate e la donna non poteva neppure uscire di casa. Fortunatamente, suo marito, James, le è stato sempre accanto durante questi momenti e grazie ai trattamenti sono riusciti a ridurre il numero degli svenimenti a tre al giorno.
Purtroppo non esiste una cura per il disturbo di Lyndsi, che quindi è costantemente costretta a ricorrere all’aiuto di James per qualunque azione, ma spera che il prima possibile la scienza riesca a scoprire un rimedio che le consenta di tornare a vivere almeno una parte della sua vita, invece di dover rimanere bloccata in un letto, senza neppure potersi sollevare.
La ragazza ha impiegato veramente molto tempo per accettare la sua condizione e nel suo prossimo futuro spera di poter cambiare casa, per trasferirsi in una con maggiore spazio all’aperto, dove poter trascorrere del tempo, anche rimanendo semplicemente sdraiata.