Il castello delle Cerimonie location del reality su Real Time è stato confiscato: incerto il destino de La Sonrisa
Confiscato il “castello delle cerimonie”, delusione da parte dei Polese, che ritengono ingiusta la sentenza della Cassazione
Il Grand Hotel La Sonrisa, situato a Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, è divenuto famoso in tutta Italia grazie al reality show “Il Boss delle Cerimonie”, poi diventato “Il Castello delle cerimoni”, trasmesso su Real Time. Questa imponente struttura è stata per anni il luogo prediletto per celebrare eventi fastosi, dai matrimoni ai compleanni, diventando parte dell’immaginario collettivo di molte famiglie partenopee.
Confiscato La Sonrisa
Recentemente, il destino del Grand Hotel La Sonrisa ha subito una svolta inaspettata. La proprietà, che era nelle mani della famiglia Polese da decenni, è stata confiscata a seguito di una sentenza della Suprema Corte di Cassazione. Questa decisione ha sollevato numerosi interrogativi sul futuro della struttura, sulle celebrazioni pianificate esul destino dei lavoratori.
Sotto la gestione di Donna Imma e Matteo Giordano, insieme ai loro collaboratori, La Sonrisa ha ospitato eventi memorabili, rendendo ogni occasione unica e speciale. Tuttavia, la sentenza ha evidenziato una serie di abusi edilizi risalenti al 1979, portando alla condanna di alcuni membri della famiglia Polese e alla successiva confisca della proprietà comunale.
La struttura de “La Sonrisa” è stata confiscata a seguito di una sentenza del tribunale di Torre Annunziata per abusi edilizi. La moglie e il fratello di Don Antonio Polese sono stati condannati per responsabilità in una lottizzazione abusiva. La proprietà passa al Comune di Sant’Antonio Abate, che aggiungerà al proprio patrimonio l’intero complesso, composto da un ristorante e un hotel a 5 stelle
Il Futuro del Castello delle cerimonie e dei lavoratori
Quale sarà il futuro del Castello delle cerimonie rimane sconosciuto. I fan e i futuri sposi attendono con ansia notizie sulle celebrazioni prenotate per il 2024, cosi come i lavoratori. Domande legittime, inoltre, non si sa neanche quale sarà il destino del popolare reality show di Real Time, giunto alla dodicesima edizione.
Ciro Polese, socio del “castello delle cerimonie” confiscato, esprime delusione per la sentenza, ritenendola ingiusta e sospettando che la Cassazione non abbia esaminato adeguatamente le prove. Considera un appello alla Corte di Strasburgo per un giudizio imparziale, sottolineando il disagio vissuto da lui e dalle 300 famiglie coinvolte direttamente o indirettamente, deluse dalle modalità di procedura giudiziaria, specie riguardo i reati prescritti.
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