Il cane del rifugio salva il suo miglior amico pochi istanti prima dell’eutanasia
I due cani erano ormai pronti per l’eutanasia, ma una foto pubblicata in rete gli salva la vita.
Per molti cani la vita non è affatto felice. Tanti di questi animali trascorrono un’esistenza davvero miserabile e anche se vengono accolti in dei centri appositi per la loro salvaguardia, non sempre il destino si rivela benigno.
Quando un rifugio per animali è in difficoltà economiche e non è possibile quindi ottemperare ai bisogni di tutti gli animali, il personale responsabile è costretto ad un’ardua scelta: l’eutanasia di alcuni esemplari. I cani che non vengono adottati per molto tempo possono purtroppo essere destinati a questa pratica.
Nonostante sia un atto incredibilmente triste è un gesto necessario per consentire a questi centri di continuare ad operare. Una vicenda di questo tipo ha visto per protagonisti due cani davvero speciali. I loro nomi sono Kala e Keira ed erano ospitati dall’Angels Among Us Pet Rescue di Atlanta.
I due animali non riuscivano a trovare un padrone e sembravano entrambi destinati ad una triste fine. Con il passare del tempo era ormai sancita la data della loro eutanasia, quando i responsabili del centro hanno voluto fare un ultimo sforzo, per cercare di trovar loro una famiglia e una casa.
I volontari hanno condiviso una foto dei due animali su Facebook, nella speranza di aumentare le loro chance di adozione. La foto pubblicata vedeva i due cani stretti uno accanto all’altro, in un abbraccio tanto dolce quanto commovente.
La foto è stata davvero efficace ed è riuscita ad emozionare una persona appena 2 ore dopo essere stata pubblicata. Questa persona ha contattato il rifugio e si è offerta di adottare i due animali, salvando loro la vita.
Quel gesto è stato davvero meraviglioso e grazie ai social network Kala e Keira sono riuscite a trovare sia una casa che l’amore di una nuova famiglia. Le due cagnoline sono state adottate dalla stessa persona e adesso potranno trascorrere la loro vita insieme, senza più doversi preoccupare di essere “indesiderate”.