I primi legumi cresciuti su terreno lunare: un passo avanti verso l’agricoltura nello spazio
Si può coltivare sulla luna? Dei ricercatori hanno fatto delle scoperte sorprendenti.
Quando si pensa agli altri pianeti del sistema solare le domande che i ricercatori si pongono sono molteplici. Un team di ricercatori si sono chiesti se ci fosse la capacità di coltivare del cibo proprio su un terreno alieno, ed hanno iniziato a fare i primi esperimenti.
Sulla Terra il suolo è composto da una miscela di sostanze minerali e sostanze organiche, sulla luna invece il terreno è ricoperto da regolite, una polvere minerale molto fine e pezzi di roccia. La regolite lunare è priva di nutrienti e anzi possiede delle sostanze tossiche che potrebbero compromettere ogni tentativo di agricoltura.
Per cercare di risolvere queste problematiche, gli scienziati hanno utilizzato dei particolari funghi arbuscolari. Questi funghi servivano per catturare le sostanze tossiche presenti nella regolite, impedendo così l’assorbimento dalle piante.
Inoltre hanno utilizzato del fertilizzante naturale prodotto dai lombrichi per implementare l’intero processo. I ricercatori hanno ricostruito un terreno lunare sulla terra, attenendosi scrupolosamente all’originale per capire se il suolo lunare potesse essere idoneo all’agricoltura.
Per fare ciò sono stati utilizzati campioni di regolate che erano stati riportati da precedenti missioni. Gli scienziati hanno scelto di utilizzare come pianta modello per l’esperimento, i ceci. Decisione presa non a caso, infatti i ceci sono una fonte nutrizionale ricca di proteine e nutrienti necessari per una dieta equilibrata.
Inoltre i ceci hanno una relazione simbiotica con i funghi utilizzati dai ricercatori nel terreno. Questo primo esperimento ha avuto risultati sorprendenti e molto incoraggianti. Il risultato non raggiunge il massimo e sicuramente si dovranno fare altri studi ma per essere il primo tentativo gli studiosi sono rimasti sorprendentemente soddisfatti.
La coltivazione sulla luna non sarà facile in breve tempo, ma è stato fatto un piccolo ma significativo passo in avanti che permetterà un giorno di poter rendere abitabile questo satellite.