Gli speciali pneumatici airless, che non si forano
La tecnologia fa ogni anno dei passi avanti in qualunque settore e anche quello degli pneumatici non ne è esente. Di recente il famoso marchio Michelin ha presentato degli pneumatici che a differenza dei loro predecessori non hanno più aria al loro interno, quindi non corrono il rischio di scoppiare.
Nel tentativo di far fronte comune all’inquinamento globale e ai quantitativi esorbitanti di pneumatici che vengono abbandonati nell’ambiente, questa famosa ditta ha realizzato una innovazione tecnologica che dovrebbe ridurre gli sprechi in materia almeno del 18%.
Non c’è angolo del mondo che non soffra della presenza scomoda dei vecchi pneumatici. Solamente negli Stati Uniti vengono prodotti ogni anno almeno 260 milioni di pneumatici, e la maggior parte di questi finiscono nelle discariche o persino sul ciglio delle strade. Per potersi decomporre sono necessari almeno 50 anni e questo fa comprendere bene che il loro quantitativo non può fare altro che ammucchiarsi inesorabilmente anno dopo anno.
L’invenzione proposta da Michelin dovrebbe mettere un freno a questa piaga. Questo sistema si chiama UPTIS e questa sigla indica il nuovo sistema antiforatura della Michelin. Questi pneumatici “Airless” sono realizzati con circa il 50% di materiali riciclati. I raggi dello pneumatico sono in gomma flessibile e sporgono, collegando il battistrada e la ruota.
I raggi della ruota vengono sfruttati per assorbire i colpi durante la guida, come ad esempio un eventuale impatto contro un tombino, una pietra o con il bordo del marciapiede. L’innovazione, oltre al riutilizzo di materiali riciclati, sta nel fatto che questi pneumatici sono molto meno sensibili all’usura e inoltre non sono soggetti a forature di alcun tipo.
Le statistiche date dalla società indicano che dovrebbero durare almeno tre volte in più rispetto ai modelli classici e la loro pressione rimane sempre perfetta. Attualmente non vi è un prezzo fisso per la vendita, e anche se sono in fase di sviluppo sin dal 2005 saranno necessari almeno altri tre anni prima che possano trovare spazio nel mercato.