Filippa Lagerback posta una foto di quando aveva solo 17 anni: la foto piace ai fan
Tutti voi di certo conoscete la showgirl svedese Filippa Lagerback, famosa valletta a “Che tempo che fa” il programma di Raiuno con Fabio Fazio. Filippa è anche una nota influencer ed è la moglie, da poco più di un anno, dello storico volto della tv Daniele Bossari.
Nel corso della sua carriera si è sempre distinta per la sua eleganza e la sua sobrietà. Non ha mai fatto parlare di sé attraverso gossip o scandali ed è sempre stata molto riservata.
Sono rare dunque anche le foto di lei da giovanissima, quando faceva la modella. Ma di recente sul suo account Instagram, Filippa, ha pubblicato una foto che risale a quando aveva solo 17 anni, che ha lasciato tutti un po’ stupiti.
Non si discute la sua bellezza, ma di certo appare molto diversa, non sono solo gli anni che sono ormai passati, ma anche il colore dei suoi capelli, ovvero un castano scuro, le danno un aspetto molto particolare.
L’abbiamo sempre vista con i capelli chiari, dunque nella foto da giovane e con i capelli scuri appena un tantino diversa.
Lo scatto faceva parte di una rivista ed è stato riesumato dal fratello di Filippa Lagerback, Max. Il fratello infatti spesso ripercorre a ritroso la sua carriera recuperando interessanti scatti del suo passato.
Nello scatto scelto Filippa all’interno della didascalia ironizza sui suoi capelli dell’epoca piuttosto cotonati che le donano un adorabile aspetto vintage.
Ecco cosa ha scritto a corredo della foto:”vere 17 anni… (e una cofana cotonatissima!)”
Del resto vista la strabiliante bellezza di Filippa Lagerback oggi la conosciamo tutti ed era impossibile poter pensare che fosse da meno anche nel corso della prima giovinezza, in particolar modo si tratta di uno scatto risalente al 1990.
Inoltre Filippa coglie l’occasione per ringraziare il fratello Max, che pare essere il suo più grande fan, il quale è riuscito a rimettere insieme alcuni degli scatti che aveva perso a causa dei traslochi che ha affrontato nel corso della sua vita.
