Esperto svela: è meglio bere un bicchiere d’acqua prima o dopo il caffè?
Il bicchiere d’acqua si beve prima o dopo il caffè?
Quando ci si reca al bar per prendere un caffè è una consuetudine bere anche un bicchiere d’acqua. Molte persone bevono l’acqua prima di assaporare il caffè, mentre altre lo fanno in seguito, per ripulire il palato.
Ma quando è il momento giusto per bere quest’acqua?
Per molte persone, questo comportamento non è altro che un atteggiamento automatico e non tutti, infatti, si chiedono quale sia in questo caso la funzione dell’acqua. In realtà esiste un motivo ben definito per giustificare questa procedura.
La sua funzione, infatti, è quella di preparare la nostra bocca ad assaporare il caffè. Bevendo quell’acqua diamo una rapida ripulita al nostro cavo orale. In questo modo eliminiamo determinati sapori che potrebbero modificare la qualità del caffè.
Dopo aver bevuto l’acqua, riuscirete a degustare meglio l’aroma e le sfumature del caffè. Tuttavia il bicchiere d’acqua potrebbe anche aiutarci a capire se abbiamo bevuto o meno un caffè di buona qualità.
Se dopo aver gustato il caffè sentite il bisogno di bere un bicchiere d’acqua, è chiaro che non avete ingerito un caffè di vostro gusto. Questo atteggiamento può avvenire in modo davvero automatico e potreste persino non rendervene conto.
Tuttavia, se il vostro organismo “richiede” dell’acqua, deve compensare ad un sapore sgradito. Di norma, infatti, dopo aver bevuto del caffè non dovreste avvertire una sensazione di sete. Il caffè infatti stimola la salivazione e questa dovrebbe garantire alla nostra bocca tutta l’idratazione necessaria.
Se il caffè che avete gustato vi ha lasciato la bocca particolarmente secca, potete stare certi che non si tratta di un prodotto di qualità e che per la sua preparazione sono stati adoperati chicchi acerbi o bruciati. Per quanto riguarda la scelta tra acqua naturale o gassata, vi suggeriamo di utilizzare solamente la prima, dato che la presenza di anidride carbonica aumenta leggermente il sapore amaro del caffè.
