Emma con la voce rotta dal pianto dal palco di Ancona risponde alle offese ricevute
Dopo il concerto tenutosi ad Eboli,dove Emma Marrone, ha espresso la sua opinioni urlando a gran voce “Aprite i porti”, sono successe cose molto spiacevoli che di certo non rendono onore al nostro Paese.
Infatti dopo aver detto quella frase, la cantante salentina è stata vittima di attacchi ed offese incredibili.
La cosa peggiore è che queste offese non sono arrivate solamente dai cosiddetti leoni da tastiera, ovvero gli haters, ma anche da esponenti politici.
Soprattutto vergognoso è stato il commento del consigliere comunale della Lega ad Amelia, Massimiliano Galli, che ha rivolto alla cantante un’offesa sessista indicibile e inaccettabili.
A tutti quelli che hanno espresso offese, cattiverie e minacce, Emma ha voluto mandare un messaggio.
Durante il suo ultimo concerto, la cantante con la voce spezzata dal pianto, per il grosso dispiacere avuto soprattutto per il fatto che i suoi genitori hanno dovuto sentire tutte queste cattiveri nei suoi confronti, visibilmente commossa ha detto: “Non odierò come voi!”
Sul palco di Ancona, per la tappa del suo “Essere qui tour” ha voluto ribadire queste parole: “Io non sono madre, ma vorrei che mio figlio crescesse in un’Italia bella sana, pulita coraggiosa, rispettosa dei diritti di tutti e del diritto di pensiero e di parola, io non sono arrabbiata l’unica cosa che mi dispiace profondamente è che mia madre e mio padre in queste ore hanno ricevuto dei messaggi brutti, violenti e cattivi. Nessun genitore vorrebbe vedere i propri figli trattati così, quello che vorrei dire ai miei genitori è che io ho le spalle larghe.”
Ed ha aggiunto “Vorrei dire alle persone che mi hanno detto le cose peggiori – io non diventerò mai come voi.”
Emma ha anche ringraziato tutte le persone che in queste ore le sono state molto vicine a quanti hanno espresso la loro solidarietà.
Dalla parte di Emma Marrone si sono schierati alcuni politici, come Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputata di Forza Italia, che ha affermato: “Il sessismo è una grave discriminazione e chi insulta le donne non può rappresentare i cittadini”
E il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che in un comunicato ha dichiarato: “Le parole indegne contro Emma Marrone sono il simbolo di un’Italia carica di rabbia e odio, di un Paese più debole”.
Tanti anche gli esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo che hanno mostrato la propria solidarietà alla cantante.