È stata rifiutata in diversi lavori perchè con la sindrome di Down. Adesso ha un’attività tutta sua
Colette una ragazza con la sindrome di Down, non trovava lavoro, ma adesso ha un’attività tutta sua.
Collette Divitto è una giovane donna affetta dalla sindrome di Down che ha dovuto far fronte per lungo tempo alle discriminazioni della società. Questa donna di 32 anni ha cercato a lungo di ottenere un posto di lavoro, ma a causa della sua condizione particolare, nessuno sembrava propenso a concederle una possibilità.
Il suo percorso è un’esempio per molti
Collette è una ragazza che non si è mai arresa nella vita e la sua condizione non si è mai rivelata un ostacolo per i suoi progetti. Nel 2013 la giovane si è laureata alla Clemson University, ma nonostante tutto la sola risposta che le veniva data, dopo ogni colloquio, era: “Il tuo profilo non si adatta alle competenze necessarie”.
Invece di lasciarsi abbattere per non essere riuscita a trovare un lavoro, Collette ha deciso di inseguire un sogno del tutto nuovo ed ha scelto di dedicarsi alla pasticceria.
Colette ha fatto della sua passione un lavoro
In passato questa donna aveva sempre adorato cucinare per la sua famiglia, ed era diventata molto brava nel preparare i biscotti, così, dopo aver trascorso quasi tre anni della sua vita a sentirsi rifiutata da tutti coloro a cui chiedeva un posto di lavoro, ha scelto di cambiare strada, inaugurando la “Collettey’s Cookies”.
Inizialmente la sua attività era sostenuta da parenti e amici, ma in poco tempo, grazie alla qualità dei suoi prodotti, le vendite sono esplose ed ha cominciato a commercializzare i suoi biscotti sia su Internet che nei supermercati. Nel 2016, da quando la sua storia è diventata virale, le vendite sono decuplicate e i suoi biscotti sono persino stati distribuiti al pubblico durante la cerimonia degli Oscar.
L’azienda di Collette è cresciuta al punto che la donna ha a sua disposizione uno spazio immenso, per realizzare i suoi fantastici prodotti, inoltre, per evitare che altre persone possano subire le discriminazioni che ha vissuto in prima persona, ha aperto le sue porte a tutti coloro che cercano un lavoro e che non lo trovano a causa delle loro condizioni fisiche.
Adesso diverse persone con patologie particolari lavorano per questa donna e anche se in passato migliaia di porte le sono state chiuse in faccia, non c’è dubbio che si sia presa la giusta rivincita riuscendo a realizzare il suo più grande desiderio.