Dipendente porta in tribunale il capo “sfogava le sue flatulenze fino a 6 volte al giorno nella mia stanza”

David Hingst, un ingegnere di 56 anni, ha denunciato il suo capo Greg Short.

Lo ha accusato di aver agito in maniera malevola con atti denigratori nei suoi confronti.

L’impiegato australiano ha raccontato di aver dovuto subire per mesi alcuni soprusi dal capo della sua azienda.

Infatti, non solo David doveva lavorare in una stanza piccola e senza finestre, ma come se non bastasse, più volte al giorno veniva raggiunto in stanza dal suo capo, che senza alcun motivo, entrava nel piccolo ufficio solamente per dare sfogo alla sua flatulenza.

Davanti al giudice del tribunale australiano, David Hingst ha detto “Il mio capo veniva fino a 6 volte al giorno nella mia stanza a scoreggiare.”

Non vi era alcun motivo valido di entrare in stanza se non quello di infastidire il suo dipendente.

“Entrava tutti i giorni nel mio ufficio piccolo e senza finestre solo per scoreggiare e andare via, pensava fosse divertente”

E ha aggiunto “lo faceva tutti i giorni e usciva dalla mia stanza ridendo”

L’uomo ha denunciato il suo supervisore non solo per aver dovuto sopportare questi assurdi atti fastidiosi, ma anche perchè per questo motivo ha dovuto addirittura lasciare il lavoro.

Inoltre a quanto pare al telefono lo chiamava con l’appellativo “idiota”

Il caso era già stato presentato in prima istanza nel 2018, ma il giudice aveva sciolto il caso di David Hingst perché non considerava l’insensibilità del suo capo come “atti malvagi” e giustificava i fatti come “differenze culturali”.

Come riportato dal sito BBC, Greg Short, il capo, aveva parzialmente riconosciuto i fatti, ammettendo di averlo fatto una o due volte, mentre negava di averlo fatto per infastidire o stressare il suo dipendente.

La vittima, però non ha creduto al suo capo e non ha accettato neanche il giudizio del giudice, per questo motivo è ricorso in appello, chiedendo 1,8 milioni di dollari australiani(1,1 milioni di euro) per danni.

A giorni si dovrebbe sapere il verdetto di questo strano caso, che ormai va avanti da circa un anno e che ha fatto il giro del mondo per la curiosità che ha destato.

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