Cosa succede se fai un uso smodato di alloro? Ecco la risposta.

Chi non conosce l’alloro? Una delle piante più famose e simboliche della nostra cultura. L’alloro fa parte della famiglia delle Lauraceae, e cresce nelle zone mediterranee, presso gli antichi greci era considerato la pianta sacra ad Apollo.

Le sue foglie aromatiche sono molto usate. L’alloro ha molte funzioni e viene usato sia a scopo ornamentale, che in cucina, che in ambito cosmetico. In cucina però l’alloro non viene mai ingerito come cibo ma usato come aroma e spesso viene eliminato dalla pietanza.

Cio che risulta benefico delle foglie di alloro sono i principi attivi, fra i più efficaci vi sono: alcuni oli essenziali, come il geraniolo, il cineolo, l’eugenolo, il terpineolo, la fellandrene, l’eucaliptolo e il pinene, molte vitamine come A e C e diverse vitamine del gruppo B e alcuni importanti sali minerali e infine l’acido folico.

Molte sono le proprietà benefiche e curative di questa pianta sottoforma di tisana viene usata per vari tipi di disturbi legati allo stomaco. Può inoltre alleviare i dolori mestruali, diminuire insonnia, stress e nervosismo, calmare la tosse, intervenire su dolori di vario genere come mal di testa, dolori reumatici e articolari.

Altre qualità dell’alloro è un repellente naturale contro alcuni parassiti, antisettico, antiossidante, diuretico, la presenza di molte vitamine aiuta l’organismo in vari ambiti come la vista o la pressione del sangue. In ambito cosmetologico, invece, le bacche mature e le foglie possono essere pestate e lasciate a macerare per ottenere l’olio di alloro, che è utile per la riduzione dei dolori muscolari e articolari. Bisogna fare attenzione a non confondere l’alloro conosciuto anche come lauro con il lauroceraso (prunus laurocerasus), il quale è una pianta tossica.

Cosa succede si si fa un uso smodato di alloro? Come in ogni cosa, l’abuso può portare dei problemi, in questo caso, si può incorrere nella comparsa di allergie o dermatiti. Non si tratta di una pianta tossica eppure c’è chi crede che l’alloro sia velenoso. Non è così, questa credenza nasce dal fatto che ci si confonde tra alloro/lauro e lauroceraso, altamente tossico e dunque non  commestibile.

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