Come usufruire del bonus per le spese relative agli animali domestici

Sapete che se possedete un animale domestico potete usufruire di un bonus a loro dedicato? Ecco come avere le detrazioni fiscali per le spese relative ai vostri amici a quattro zampe.

Milioni di italiani possiedono un animale domestico e proprio come ogni componente della famiglia, queste creature influiscono sulle spese mensili.

Cani e gatti sono tra gli animali domestici più diffusi nelle nostre case – Foto: pixabay

La proposta

Per riuscire a dare una mano alle persone che accolgono uno o più animali nella loro vita, è stata fatta una proposta dalla politica Michela Brambilla, per fornire un contributo bonus pari a 150 euro, per ogni animale domestico, fino ad un massimo di 3 esemplari, e in alcuni casi, la cifra avrebbe persino potuto raggiungere una cifra di 450 euro, (fino ad un massimo di 900 euro) per le famiglie che potevano dimostrare un’Isee inferiore a 7.000 euro.

Attualmente non possiamo parlare di un vero e proprio bonus per animali domestici, dato che l’emendamento in questione doveva essere raggruppato con la Nuova Legge di Bilancio 2023, ma sfortunatamente non è andato a buon fine.

Bonus animali 2023

Per il momento, per dare una mano a coloro che possiedono animali domestici, il governo elargisce delle detrazioni fiscali che consentono di recuperare il 19% sulle spese veterinarie. Se volete richiedere queste detrazioni fiscali dovete assolvere alcune prerogative:

1 Dovete possedere un animale domestico che rientri in una di queste specie: cane, gatto, coniglio, criceto. L’animale, inoltre, deve essere registrato all’Anagrafe degli Animali d’Affezione, come stabilito dalla legge 281 del 14 agosto 1991, e quindi identificato tramite microchip.

2 Dovete dimostrare di aver sostenuto delle spese relative alla sua cura e assistenza.

3 Non dovete superare un reddito Isee di 35.000.

Se i requisiti sopra sono soddisfatti potrete inserire le spese veterinarie sostenute per il vostro animale direttamente nella dichiarazione dei redditi e queste potranno essere detratte. Attualmente l’importo non può superare i 550 euro annui, e questo indica un rimborso di 80 euro ogni anno, con una franchigia minima di 129,11 euro.

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