Cane ha aspettato settimane fuori dall’ospedale finché non ha visto il suo “papà” uscire sano
Ha aspettato il suo padrone davanti l’ospedale per delle settimane, finché non l’ha visto uscire sano e salvo. Un cagnolino di nome Mel è diventato per circa 20 giorni la mascotte di tante persone che lavorano in un ospedale.
L’animale è giunto alle porte dell’ospedale Santo Antonio de Jesùs, quando il suo padrone ha avuto un malore. L’uomo è stato ricoverato per quasi tre settimane e il suo adorato cane è rimasto ad attenderlo davanti l’ingresso dell’edificio per tutto il tempo.
Inizialmente il personale dell’ospedale era sbalordito di vedere che Mel rimaneva notte e giorno in attesa, e molti pensavano che entro poco tempo si sarebbe allontanato… ma quando ciò non è accaduto sempre più persone hanno cominciato ad occuparsi di lui.
Mel ha ricevuto le attenzioni di tante persone, che gli hanno offerto cibo e acqua e si sono occupati di fargli compagnia, durante le lunghe giornate di attesa.
Finalmente, dopo 20 giorni di straziante attesa, il proprietario di Mel è stato dimesso, e quando il cucciolo ha rivisto il suo “papà” non ha saputo contenere la sua gioia.
L’incontro emozionante tra Mel e il suo padrone all’uscita dell’ospedale
Gli scatti dei due che si abbracciano, dopo quella spiacevole disavventura, riescono a scaldare il cuore di chiunque li guardi, e in breve tempo, sono diventati virali su tutte le piattaforme social.
I medici e i pazienti dell’ospedale hanno riferito che Mel non aveva dato alcun problema a nessuno dei presenti e che ha dimostrato una dedizione straordinaria, che ben poche persone riescono a manifestare per i loro cani ricoverati. Questo animale non si è preoccupato della sua salute, e il suo solo pensiero era rivolto al suo padrone.
Questa storia insegna due diverse lezioni… la prima è che un cane sarebbe davvero disposto a patire qualsiasi pena per poter stare con il proprio padrone, e la seconda è che per rendere veramente felice un animale del genere, è sufficiente che possa ritrovarsi tra le braccia dell’uomo che ama.