Arrestano un uomo in un aeroporto per aver contrabbandato un chilo d’oro che aveva nascosto nel retto
Una situazione alquanto “scomoda” sta decisamente suscitando moltissime reazioni sul web.
Un uomo, recentemente arrestato all’aeroporto di Imphal, a Nuova Delhi, ha tentato illegalmente di trasportare, nascosto all’interno di sé, ben 900 grammi di oro.
Secondo quanto rivelato dalle autorità, l’uomo in questione, identificato come Mohammed Shereef, aveva utilizzato una tecnica particolarmente inopportuna, per celare il prezioso metallo…
Lo aveva infatti inserito all’interno di sé, attraverso il retto!
Mentre si trovava in aeroporto, Mohammed è stato costretto a delle particolari procedure di sicurezza, dopo che un addetto aveva rilevato la presenza di metallo all’interno di una cavità corporea.
È stato proprio grazie ad una radiografia, che sono state rinvenute all’interno del “lato B” dell’uomo, quattro capsule contenenti la pasta d’oro, che è stata valutata ben 49 mila euro.
Il comunicato dell’intera vicenda, è stato condiviso dalle forze di sicurezza aeroportuali e la vicenda è diventata virale.
Sicuramente è stato il particolare nascondiglio, a generare questa curiosità di massa.
In precedenza, la stessa Air Intelligence Unit del dipartimento doganale di questo aeroporto aveva sequestrato un chilo d’oro, nascosto all’interno della dentiera di due civili di nazionalità uzbeka, e il 9 settembre di quest’anno ne hanno trovato 1,4 chili mimetizzato all’interno della biancheria intima di altri due uomini… ma questa era la prima volta che “beccavano” qualcuno con delle “suppostine” di così alto valore.
Fortunatamente i controlli elettronici e quelli fatti con i cani della sicurezza, riescono ad identificare facilmente coloro che cercano di trasportare illegalmente del materiale e la vita diventa sempre più difficile per le persone che tentano in tutti i modi di “aggirare il sistema”.
Per l’uomo protagonista di questa particolare storia, oltre al danno di essere stato beccato, c’è anche la beffa di dover subire un intervento per l’asportazione delle capsule all’interno del suo corpo, prima di finire in prigione per traffico illegale.