A cosa si riferisce la tassa Covid-19 che i clienti si sono ritrovati sullo scontrino?

L’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus ha completamente stravolto le nostre vite. Dalle scuole ai negozi, improvvisamente tutto si è fermato per cercare di contenere il più possibile il dilagare della pandemia. Adesso con la diminuzione dei contagi, piano piano, con molta cautela, si sta tentando una ripartenza che appare molto difficile.

Se le scuole apriranno direttamente per gli esami e poi a settembre, i negozi e tutte le attività piano piano stanno cercando di ripartire, ma con grandi difficoltà, visto i soldi persi nei mesi precedenti e le nuove spese da affrontare per sanificare e mettere in sicurezza i propri locali. Inoltre la clientela è ridotta, sia perchè molta gente cerca di restare ancora a casa il più possibile, sia perchè gli spazi e le regole hanno ridotto il numero di clienti che possono entrare all’interno dei locali.

Insomma il lockdown è stata una vera mazzata per tutti. A quanto pare per i clienti dopo la riapertura di estetisti e parrucchieri vi è stata una sorpresa non proprio bella sullo scontrino, infatti al momento di pagare si sono visti addebitare una nuova tassa, la “tassa Covid-19”. Si tratta di una tassa extra che va dai due ai quattro euro che i consumatori si trovano a pagare per finanziare le spese sostenute dagli esercenti a causa del coronavirus.

In alcuni centri estetici inoltre ai clienti viene fatto acquistare in maniera obbligatoria un kit monouso al prezzo di 10 euro con un accappatoio e delle ciabatte, questo è ciò che ha riportato il codacons dopo la denuncia dei diversi consumatori. Il Codacons ha presentato una denuncia alla Guardia di Finanza e all’Antitrust, in cui ha fornito tutte le segnalazioni ricevute da parte dei consumatori.

Inoltre è stata denunciato anche un aumento del 25% dei prezzi che rigardano proprio shampi e messe in piega. Il presidente del Codacos Massimiliano Dona come riportato sul “Sole 24 ore” ha sottolineato che si tratta di “una prassi scorretta che si sottrae forse anche da un punto di vista fiscale alla somma dovuta al consumatore.” Insomma state attenti allo scontrino quando vi recate dal parrucchiere e non solo.

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