La “città del quarto d’ora”: come un nuovo design urbano potrebbe migliorare drasticamente la nostra vita.

Se pensate ad una città come un enorme agglomerato di caos, in continuo cambiamento, fareste meglio a prendere in considerazione l’idea della “città dei 15 minuti”. Questa visione rivoluzionaria degli ambienti urbani ha cominciato a diffondersi solamente da qualche tempo.

Ma cosa è esattamente una “città dei 15 minuti”?

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Questo concetto è stato ideato da Carlos Moreno, un professore di Urbanistica che esercita alla Sorbona. Moreno ha introdotto questo termine per la prima volta nel 2016, in un articolo pubblicato sul giornale “La Tribune”. Secondo Moreno, è necessario adattare ciascuna città alle esigenze delle persone che le popolano, soprattutto nelle metropoli supercaotiche.

L’idea di base è quella di consentire ad ogni persona di raggiungere qualunque meta a sua disposizione, usando qualunque mezzo di trasporto pubblico o sfruttando mezzi ecologici come la bicicletta, in massimo 15 minuti. Secondo Moreno, organizzando a puntino la rete di connessione urbanistica, sarebbe possibile raggiungere tali destinazioni in un semplice quarto d’ora anche a piedi.

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Ovviamente non sembra facile realizzare un sistema del genere e per molte persone l’idea di una “città dei 15 minuti” rimane un semplice concetto astratto. In ogni caso Moreno insiste con il promuovere la sua idea ed illustra i vantaggi principali nell’adottare un simile sistema urbanistico.

1. In primis, questo sistema di trasporto si rivela una “manna” per l’ambiente. Riducendo il numero delle automobili si abbassa notevolmente l’impatto inquinante causato dalle loro emissioni.

2. Incentivare la popolazione ad utilizzare la bicicletta o a spostarsi a piedi ha anche una valenza positiva, migliorando la salute fisica delle persone.

3. Diminuendo in modo elevato il quantitativo di veicoli che affollano le strade, si riduce enormemente il problema causato dal traffico.

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4. Stimolando le persone a camminare a piedi si crea una maggiore coesione sociale tra gli abitanti della stessa città. Questo potrebbe portare ad un miglioramento dei rapporti sociali e a molta più interazione tra persone tra loro sconosciute.

L’idea di Moreno è stata applaudita da moltissime persone e alcune città stanno cercando di promuoverla. Nel nostro paese, ad esempio, città come Nuoro, Isernia e Viterbo stanno facendo dei passi avanti per trasformarsi in “città dei 15 minuti”. Altri luoghi, come Melbourne, Copenhagen e Portland hanno invece adottato una visione simile, puntando a sperimentare il sistema della “città in 20 minuti”.

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Purtroppo, anche il sistema di Morone è stato preso di mira dai cosiddetti “complottisti”. Tante persone hanno manifestato le loro critiche a questo sistema. I principali fautori di questa manovra sono i sostenitori dei gruppi di negazionisti climatici.

Queste persone sono convinte che il sistema elaborato da Moreno non sia altro che una tattica dei poteri forti per limitare le libertà dei cittadini. Molti sono certi che questo sistema sia volto a favorire ulteriori lockdown, proprio come quelli vissuti durante l’epidemia del COVID-19.

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