Nuota per 40 giorni per attirare l’attenzione del mondo: il motivo dietro questa azione è commovente (VIDEO)
Nuota senza tregua da più di 40 giorni, in un fiume inquinato, per farsi ascoltare dal mondo intero.
Yvette Yaa Konadu Tetteh è un’attivista che sta cercando di inviare un importantissimo messaggio al mondo, con un’azione davvero insolita. Questa donna è riuscita ad attirare su di sé molti riflettori, decidendo di nuotare per 5 ore al giorno, in un fiume ricolmo di rifiuti.
È già trascorso più di un mese da quando Yvette ha dato vita a questa sua particolare iniziativa, e attualmente ha percorso oltre 450 km. Ma volete sapere il motivo che ha spinto questa donna a questa estenuante attività?
Nuota in un fiume inquinato per mandare un messaggio al mondo
Ciò che motiva Yvette è la crisi legata al cambiamento climatico e all’inquinamento delle acque. Questa donna è assolutamente convinta che l’umanità è ancora in tempo per arginare un problema davvero terrificante.
’Ghana imports about 15m items of secondhand clothing each week, known locally as obroni wawu or “dead white man’s clothes”#yvettetettehhttps://t.co/wAz8y7RZ7z pic.twitter.com/Mrbz8alirB
— g.i.l.l.y (@gillyarcht) June 5, 2023
La donna ha scelto le acque del fiume Volta, in Ghana, come suo “percorso di nuoto”. La scelta è ricaduta su questo fiume, per mostrare a milioni di persone i quantitativi di scarti tessili e di microplastiche abbandonate.
Il fiume in questione è infatti ricoperto da milioni di capi e di scarti di vestiti. Secondo quanto raccontato da Yvette, circa il 40% del materiale utilizzato dall’industria tessile finisce nei rifiuti e questi non vengono smaltiti in alcun modo.
Yvette è costantemente assistita, durante le sue traversate, da una barca e da alcune persone, che immortalano i suoi sforzi. Le sue foto e i video che la vedono nuotare in mezzo ai rifiuti hanno fatto il giro del mondo.
Questa coraggiosa donna spera di sensibilizzare quanto più possibile l’opinione pubblica, per riuscire a giungere ad un cambiamento. Nella sua impresa l’attivista è stata supportata dalla “Fondazione Or”, un’organizzazione che lotta contro la diffusione dei rifiuti tessili in Ghana.
Possiamo solo sperare che il suo gesto non venga ignorato e che si riesca a risolvere questo dramma il prima possibile. Purtroppo la crisi ecologica del nostro pianeta non è mai stata tanto allarmante ed è solamente con gli sforzi di persone come Yvette, che tante verità vengono mostrate a tutte le persone del mondo.