Il cervo volante: innocuo, utile e a rischio di estinzione. Non lo schiacciare se lo incontri
Non tutti amano gli insetti, tuttavia, anche queste creature, come molti altri animali, sono a rischio di estinzione e sarebbe sufficiente cambiare atteggiamento nei loro confronti per cambiare drasticamente le cose. Un animaletto che di recente è entrato a far parte delle specie minacciate è il cervo volante.
I “Lucanus cervus” ovvero cervi volanti
Questo animale, noto scientificamente con il nome “Lucanus cervus”, è un insetto dall’aspetto familiare ed è del tutto innocuo. I cervi volanti sono dei coleotteri, e nel loro caso sono proprio i più grandi che si possano mai incontrare nei territori europei. Normalmente queste creature possono essere individuate nei boschi o persino nei parchi delle nostre città, specialmente durante i mesi più caldi dell’anno.
Alcune particolari caratteristiche dei cervi volanti
Sono animali facilmente riconoscibili dato il loro aspetto incredibilmente caratteristico e anche grazie a movimenti lenti e goffi che ne facilitano l’individuazione. Come molti animali, maschi e femmine di questa specie differiscono molto tra loro.
I primi, infatti, superano gli 8 centimetri di lunghezza e sono dotati di mandibole particolarmente lunghe, che gli servono sia per difendersi dai predatori che per duellare con altri maschi della stessa specie. Le femmine, invece, sono più piccole e anche le loro mandibole sono di dimensione notevolmente ridotta.
Si tratta di insetti innocui
Il loro nome “cervo volante”, deriva proprio dalla forma delle loro mandibole, che ricorda vagamente quella delle corna tipiche dei cervi. Molte persone temono che insetti di questa stazza possano rappresentare un pericolo per gli esseri umani, ma in realtà i cervi volanti sono completamente innocui e svolgono un utilissimo compito per l’ambiente.
La loro protezione diventa fondamentale per preservare l’ecosistema e la biodiversità
Da larve, questi animali si nutrono di legno in decomposizione ed è proprio grazie a loro che viene amplificata la formazione dell’humus, ovvero quel complesso di materie organiche che si possono trovare nei terreni. Da adulti invece preferiscono nutrirsi di linfa o di frutta.
Purtroppo, come dicevamo sopra, la popolazione dei cervi volanti è in grave diminuzione a causa della distruzione dei loro habitat e questa specie rischia di scomparire dalla faccia della terra. Senza di essi, il ciclo biologico dei boschi subirebbe un grave trauma e questo potrebbe portare ad una vera e propria crisi, per migliaia di altre specie, tra cui ovviamente anche l’uomo.