E’ consentito tenere dei serpenti in un appartamento di un condominio? Cosa dicono le norme vigenti
I serpenti sono creature che spaventano ed affascinano allo stesso tempo. Molte persone temono e provano ribrezzo per questi animali, mentre altre, invece, sentono verso di loro un’attrazione quasi viscerale, al punto da volerli avere in casa, come animali da compagnia.
Vi siete mai chiesti se esistono delle norme che regolino il diritto di possedere tali creature e di tenerle come animali domestici in un condominio?
Ebbene, la legge regola anche questo e alcune normative sanciscono chiaramente se animali del genere si possono tenere in casa. L’articolo 1138 del Codice Civile sancisce il regolamento di condominio e contiene tutte le norme vigenti per consentire una pacifica e legittima convivenza, così da evitare la nascita di controversie tra inquilini di uno stesso palazzo.
La legge n.220/2012 ha apportato alcune modifiche all’articolo in questione, chiarendo come tale regolamento non possa vietare il possesso di animali domestici e sancisce che chiunque voglia accogliere un animale nella propria abitazione, debba poter essere in grado di farlo.
Tuttavia, con il termine “animali domestici” non si intendono invece i cosiddetti “animali esotici” o gli animali palesemente “non domestici”. I serpenti appartengono a diverse tipologie di animali e a seconda della specie rientrano in una o in un’altra categoria.
Alcuni esemplari sono considerati innocui e quindi rientrano nella categoria degli animali “domestici” tra questi ci sono la serpe del grano, il pitone delle rocce indiano, il pitone reale, e il serpente del latte. Questi possono essere tenuti tranquillamente in casa, al pari di un cane o di un gatto. Viceversa, è assolutamente vietato non solo ospitare, ma soprattutto allevare in casa serpenti velenosi di qualunque specie.
La legge pone sanzioni molto dure a coloro che non rispettano tale regolamento e considera illegale l’adozione in casa di un serpente della tipologia “esotica”. Il semplice possesso sarà considerato un vero e proprio atto criminale e un incentivo al commercio illegale di animali selvatici, e questo potrebbe costare sia una multa molto salata che la reclusione in prigione.