Sapete cos’è l’acluofobia? E’ un disturbo fobico comune nei bambini e meno diffuso negli adulti.
L’essere umano è in grado di provare forti sensazioni di angoscia e disagio in diverse situazioni e tutto ciò, in molti casi, si può trasformare in una vera e propria fobia. Tra le fobie sicuramente più comuni troviamo l’acluofobia, che non è altro che la paura del buio.
Questa tende solitamente a generare, appunto, un senso di inquietudine e malessere nel momento in cui ci si trova in un ambiente non illuminato. Si tratta di una fobia molto comune soprattutto nei bambini, e meno negli adulti anche se comunque presente, e solitamente tende ad esordire intorno ai 3 – 5 anni di età.
Il più delle volte non si tratta di semplice paura di trovarsi in ambienti scuri, ma anche di non sapere cosa si può celare nelle tenebre, avvertendo così il buio come un pericolo. Moltissime sono le persone che, anche in maniera lieve, hanno una naturale paura del buio, ma questa si trasforma in fobia nel momento in cui porta a soffrire di forti attacchi di panico e di ansia.
Secondo Sigmund Freud, le prime avvisaglie giungono nel momento in cui i genitori tentano di far dormire i propri figli da soli e di conseguenza, associano l’oscurità alla separazione. Questo spesso porta i bambini a creare, nei loro pensieri, la percezione che, nel momento in cui scende la notte e tutto diventa buio, si viene abbandonati.
Quando invece l’acluofobia si presenta in età più adulta, è possibile che questa si manifesti per diverse cause, tra le quali troviamo degli episodi traumatici e dei periodi davvero carichi di stress. Tra i sintomi più comuni c’è sicuramente un grande stato ansiogeno, ma chi ne soffre spesso viene colpito dall’insonnia e questo porta ad altri sintomi conseguenti, ovvero forte sudorazione, nausea, aumento del battito cardiaco, sensazione di svenimento, angoscia e molto altro ancora.
Per riuscire ad evitare queste sensazioni di malessere, spesso la strategia che viene utilizzata è quella di lasciare la luce accesa durante le ore notturne ed evitare, per quanto possibile, di sostare in zone particolarmente buie, soprattutto se non si è in compagnia.