La società licenzia la guardia di sicurezza in Honduras per aver realizzato video TikTok e ballato al lavoro
TikTok è una piattaforma social, che negli ultimi anni ha guadagnato una miriade di appassionati, con persone che non esitano a condividere i propri video con il resto del mondo. Grazie a questa simpatica applicazione, chiunque può diventare virale, riuscendo ad attirare l’attenzione di più persone possibile, immortalando momenti curiosi, divertenti o sorprendenti.
Tuttavia a volte ci sono situazioni in cui sarebbe meglio usare il buon senso, piuttosto che la propria passione per il mondo virtuale. Ne sa qualcosa un uomo di nome Carlos Avila, che a causa della sua passione per i videoclip ha perso il proprio lavoro.
Ogni giorno ci sono persone che fingono di star male per evitare di doversi recare a lavoro, ma Carlos, invece, sembrava un integerrimo dipendente, che svolgeva il suo servizio come guardia giurata in un centro commerciale.
Il problema di Carlos è nato quando in un momento di libertà ha deciso di dedicarsi alla realizzazione di un breve video per il suo profilo social, senza sapere che questo gesto gli sarebbe costato il posto di lavoro. Carlos aveva già realizzato numerose clip su TikTok, lanciandosi in simpatiche performance, tuttavia realizzarne uno, ballando indossando la sua uniforme professionale all’interno di un ufficio è stato decisamente troppo.
Carlos è dell’Honduras ed ha lavorato per la società Top Star, che offre protezione a diversi stabilimenti dei centri commerciali e per la sua ditta, il comportamento tenuto dal loro dipendente è stato decisamente poco professionale ed offensivo, visto il ruolo che era tenuto a svolgere.
Questo è stato il motivo per cui l’azienda ha voluto allontanare il loro dipendente, anche se la vicenda ha scatenato una vera polemica virtuale, con milioni di visualizzazioni e commenti, tra coloro che ritenevano ridicola la scelta fatta dalla società ed altri che invece avvalorano la loro decisione, ritenendo il comportamento di Carlos estremamente deplorevole.
La vicenda è diventata di tale pubblico dominio che Carlos è stato persino invitato in televisione, per raccontare la sua versione dei fatti, lamentandosi anche del mancato pagamento del TFR da parte dei suoi ex datori di lavoro, di seimila lempiras, che corrispondono a circa 245 dollari.
Questa storia dovrebbe servire da ispirazione a coloro che amano rimanere sempre in contatto con i propri follower dei social network, riflettendo attentamente che, in certi ambienti, è meglio dedicarsi esclusivamente alla vita professionale, lasciando i “divertimenti online” per momenti più opportuni.