15 dipinti famosi ricreati da un’artista e il suo cane. Il risultato è incredibilmente divertente

Durante i periodi di quarantena, molte persone sono state costrette ad ingegnarsi per riuscire a trascorrere in modo creativo il proprio tempo in casa. Con l’impossibilità di vedere gli amici e di uscire, è necessario trovare un hobby casalingo con cui ingannare la noia.a

Una donna, Eliza Reinhardt, di Lantana, in Texas, si è pertanto adeguata, impegnando se stessa e il suo fedele cagnolino Finn, nel ricreare in casa, alcune delle maggiori opere artistiche della storia dell’umanità.

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La creatività e l’ingegno di alcune di queste fotografie sono davvero sorprendenti e siamo certi che vi strapperanno senza dubbio un sorriso. Sui social, la donna vanta centinaia di immagini, che dimostrano quanto si sia applicata in questa avventura e noi oggi vogliamo offrirvene alcune per dimostrare il suo eccezionale talento.

1. Questo famosissimo dipinto di Grant Wood del 1930 in una rivisitazione del 2020.

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2. L’immagine di Santa Veronica del 1633, rivisitata in un tema più “contemporaneo”.

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3. Finn sembra molto più simpatico della Sig.ra Benajah Johnson dipinta da A. Patrick nel 1830.

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4. I famosissimi girasoli di Van Gogh… un esempio di pura fantasia.

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5. In questo dipinto di Gian Lodovico Madruzzo, dipinto nel 1551, possiamo notare una interessante inversione di ruoli.

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6. Io e il villaggio, il famoso quadro di Marc Chagall, rivisitato con Finn.

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7. L’Urlo di Munch del 1910 diventa l’Urlo di Finn versione 2021.

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8. Mitezza del 1650 di Eustache Le Sueur vs Mitezza di Eliza 2020.

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9. È davvero fantastico notare come l’autrice riesce a riportare certi dettagli con oggetti di uso comune, come in questo “Autoritratto del 1670-1673 di Bartolomé Esteban Murillo.

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10. Ritratto di gemelli fasciati del 1617… non è tra i più belli, ma fa proprio ridere

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11. È innegabile che Eliza si impegna moltissimo per creare le sue elaborazioni, come nell’ispirazione del “collare” in questo ritratto di giovane donna del 1632, di Nicolaes Eliasz Pickenoy.

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12. In questa particolare foto, diciamo che Eliza ha davver limitato gli “oggetti di scena. L’opera ispiratrice è Il ragno che piange di Odilon Redon nel 1881.

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13. Un altro autoritratto che vede protagonista lo splendido Finn, tratto da un dipinto del 1668 di Gerard Ter Borch.

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14. Questo ritratto del neonato Cosimo LII De ‘Medici in fasce, del 1642 di Justus Sustermans e riprodotto davvero in maniera spettacolare sia per Finn nei panni del neonato che di Eliza, come tenda.

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15. Come non restare sorpresi da questo ritratto di Finn che cita il ritratto di una donna della famiglia Hofer del 1470 di Swabian

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